Anima è pronta a giocare un ruolo decisivo nel mondo del risparmio gestito italiano ed estero. Lo ribadisce con un’intervista a Il Sole 24 Ore, Patrizia Grieco (in foto), da un anno alla presidenza di Anima Holding.  

Nell'immediato si guarda all'integrazione di Castello e si prepara il terreno per Kairos in attesa del closing ufficiale, attività che non creano preoccupazioni. “Procedono in modo soddisfacente e sono molto fiduciosa perché nel gestire fusioni e acquisizioni e di realizzare sinergie Anima ha dimostrato di saper far bene in passato”, segnala la manager, prima però di partire al contrattacco: “Siamo il player indipendente più importante del mercato domestico e anche per questo non smettiamo di guardarci intorno, pronti a cogliere opportunità in Italia, ma anche all'estero”. Anche per questo l'idea di Anima “valutare con attenzione possibili operazioni in Paesi europei dove l'industria del risparmio si sviluppa su basi simili al nostro e quindi il modello è replicabile”. 

La Spagna, dove non a caso opera da tempo un altro attore importante del risparmio italiano quale Mediolanum e di recente ha dichiarato di volersi affacciare anche Azimut, è uno dei principali indiziati. Elemento essenziale, per eventuali iniziative che potrebbero trovare spazio anche nel nuovo piano industriale in arrivo, è sviluppare aree strategiche nelle quali al momento Anima è meno coperta come è avvenuto con Castello e Kairos, senza snaturare il business attuale che ha nel retail la componente più forte e più redditizia.

“Siamo un asset manager puro e proseguiremo su questa strada, grazie alla crescita organica, attraverso un ulteriore consolidamento sul mercato italiano e cercando spazio all'estero», assicura Grieco, che non pensa a trasformare il gruppo in una banca che sfrutti i risultati derivanti sul bilancio dal margine di interesse, né ad affidarsi a un modello che abbia nelle reti di consulenza il fulcro principale. L'operazione Kairos prevede in particolare anche l'ingresso nel gruppo di 20 bankers, senza tuttavia entrare in contrapposizione con il modello di distribuzione di Anima attraverso le partnership consolidate con Banco Bpm, Mps e Poste italiane, azionisti stessi della holding. 

"La presenza di queste figure - cocnlude Grieco - consente un accesso diretto a un segmento molto particolare di mercato caratterizzato da clienti di fascia elevata attraverso una modalità differente, ma non rappresenta certo un problema per gli altri canali distributivi ai quali ci siamo affidati finora”.