UNICREDIT

Société Générale ha ridotto il target price su Unicredit da 1,6 a 1 euro. Confermata invece la raccomandazione buy. Gli analisti francesi hanno abbassato le stime dell'Eps 2011-2013 in media del 20% per tener conto dell'ulteriore pressione sui margini data dai crescenti costi del funding. Altri elementi di potenziale debolezza individuati sono: una più lenta crescita dei prestiti, il calo delle commissioni nette, un lieve peggioramento dei costi operativi e di un mark-down del 50% sull'esposizione alla Grecia. La stima di dividendo 2011 è così scesa del 32% a 0,026 euro dai precedenti 0,038. Per quel che riguarda l ́aumento di capitale, SocGen ha calcolato che Piazza Cordusio dovrebbe raccogliere 6,4 miliardi di euro per raggiungere un Core Tier 1 del 9% e far fronte a un eventuale haircut del 10% del suo portafoglio di titoli di Stato italiani.

 

 

FIAT

Equita ha abbassato il prezzo obiettivo di Fiat da 9,5 a 7,5 euro, mantenendo stabile il giudizio buy titolo. La minore visibilità a livello macroeconomico ha portato gli analisti a limare le stime sull'esercizio 2011. Riviste al ribasso anche le previsioni sul 2012 e 2013, con un utile netto visto in calo del 12% e un indebitamento netto in flessione di 1,3 miliardi di euro. Nel frattempo ieri la controllata statunitense Chrysler ha raggiunto un accordo preliminare con il sindacato Uaw sul contratto di lavoro. La bozza d'intesa, secondo alcune indiscrezioni di stampa, prevede la creazione di 2.100 posti di lavoro, oltre a investimenti negli Stati Uniti per circa 4,5 miliardi di dollari.

 

 

ENI

Sempre caldo il capitolo Libia per Eni. Secondo quanto riferito da fonti del governo provvisorio di Tripoli, il gruppo di San Donato ha inviato un team di ingegneri per lavorare alla ripresa dell'attività nel giacimento Wafa, situato nella parte occidentale del Paese vicino al confine con l ́Algeria. Il campo può produrre fino a 40.000 barili di petrolio al giorno e 25.000 barili di gas al giorno. Secondo fonti di stampa dovrebbe invece ripartire già oggi l'importazione di metano dalla Libia. L ́infrastruttura sottomarina, che con i suoi 540 Km collega i due Paesi, dovrebbe tornare a regine nel giro di poche settimane. La pipeline normalmente trasporta 9,4 miliardi di metri cubi di gas all ́anno, circa il 10% delle importazioni annuali dell ́Italia.

 

 

INTESA SANPAOLO

Intesa Sanpaolo ha incassato il downgrade di Fitch. L'agenzia americana di rating ha ridotto il giudizio per i debiti a lungo termine dell ́istituto di credito ad A dal precedente AA-, a F1 da F1+ quelli a breve termine. Negativo l'outlook. La mossa degli analisti Usa è stata una diretta conseguenza del declassamento dell'Italia dello scorso7 ottobre. Di diverso avviso gli esperti di Societe Generale che hanno invece alzato la raccomandazione sulla banca guidata da Corrado Passera da hold a buy. Stabile a 1,5 euro il target price. A loro avviso a questi livelli l'azione rappresenta il modo più sicuro per puntare sul potenziale rimbalzo delle banche italiane proprio grazie alla base patrimoniale "più solida in Italia dopo il recente aumento di capitale". La banca francese apprezza anche la più profonda posizione di liquidità rispetto ai competitor, la qualità dell'attivo più resistente e la redditività più elevata rispetto ai concorrenti italiani.

 

 

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