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Etf: a febbraio boom di smart beta e governativi

3/8/2016

Tornano i deflussi sul mercato europeo dei replicanti, spinti dalla fuga dai prodotti azionari. Gli investitori alla ricerca di beni rifugio preferiscono i titoli di Stato dei paesi sviluppati e le strategie difensive


A febbraio tornano i deflussi sul mercato europeo degli Etf, che registra flussi in uscita per 271 milioni di euro. Le masse in gestione totali risultano in calo del 5% rispetto alla fine del 2015 a quota 428,5 miliardi di euro, compreso il contributo negativo della performance di mercato (-4,2%), stando al consueto Barometro di Lyxor. Gli Etf azionari hanno risentito del contesto sempre più rischioso, mentre quelli su titoli di Stato hanno beneficiato del loro status di beni rifugio.

In dettaglio, gli indici azionari sono stati interessati da deflussi record per 2,4 miliardi di euro, che hanno riguardato tutti i replicanti azionari dei mercati sviluppati, in particolare quelli che offrono un'esposizione sulla regione europea (-1,1 miliardi) registrando il primo mese negativo da aprile 2015. Gli Etf azionari statunitensi e asiatici sono stati parimenti interessati da deflussi, rispettivamente per 821 milioni e 442 milioni.

D'altro canto, il Barometro registra un cauto ritorno degli investitori sui mercati emergenti: gli Etf sull’azionario emergente hanno evidenziato disinvestimenti molto limitati (-124 milioni) mentre gli Etf che replicano gli indici più ampi relativi a questi mercati hanno beneficiato nel complesso di afflussi per 196 milioni di euro.

Degni di nota sono gli afflussi (907 milioni) verso gli Etf smart beta, in particolare verso le strategie difensive, e verso gli indici obbligazionari che sono risaliti a 1,9 miliardi di euro, grazie al ritrovato appela dei titoli di Stato dei paesi sviluppati in qualità di "beni rifugio". Le obbligazioni governative europee hanno registrato afflussi cospicui (871 milioni), beneficiando dell'atteso annuncio di un nuovo intervento di quantitative easing in occasione della prossima riunione della Bce a marzo, mentre le emissioni governative statunitensi e tedesche, i Safe haven" per eccellenza, hanno ricevuto investimenti rispettivamente per 417 milioni e 332 milioni di euro.

Gli afflussi verso i prodotti che replicano i principali indici obbligazionari corporate e high yield hanno messo a segno un modesto rialzo con un totale di 380 milioni di euro, riferito soprattutto agli indici USA. Sono rimasti positvi i flussi verso le commodity: 216 milioni di euro, dei quali 140 milioni di euro che sono andati agli Etf sull'oro, riflettendo la ricerca di investimenti rifugio da parte degli investitori.

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