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La bolla dei bond si sgonfierà, ma non scoppierà

9/14/2017

I prezzi elevati delle obbligazioni si abbasseranno lentamente. Dollaro, sterlina e metalli industriali si rafforzeranno nei prossimi mesi


Dal momento che la ripresa globale procede rapidamente, è più probabile che assisteremo a un calo graduale del boom dei prezzi delle obbligazioni, alimentato dalle misure non convenzionali delle banche centrali, piuttosto che a una sua esplosione improvvisa. È la conclusione del secondo outlook di ETF Securities nel 2017, che parte dalla situazione attuale del mercato obbligazionario: gli  acquisti da parte delle banche centrali hanno portato i prezzi delle azioni verso massimi storici, facendo al contempo scendere i rendimenti obbligazionari a livelli mai raggiunti e determinando anche una volatilità bassa come non si era mai vista.

Sono questi tutti fattori che mettono in allarme gli investitori su un’improvvisa esplosione della bolla degli asset, che potrebbe causare ingenti cali dei prezzi e un’impennata della volatilità. Tuttavia James Butterfill (nella foto), head of Research and Investment Strategy per ETF Securities, ritiene che questa dinamica avverrà in modo meno clamoroso: "I rendimenti obbligazionari globali si trovano ai minimi storici, ma, a nostro avviso, non siamo in presenza di una bolla delle obbligazioni, semmai di un palloncino. A fare la differenza è ciò che accadrà alla fine: i banchieri centrali preferiscono far sgonfiare il palloncino, piuttosto che far esplodere la bolla".

"I rendimenti tenuti a livelli artificiosamente bassi - prosegue - attraverso ingenti stimoli straordinari da parte delle banche centrali evidenziano che gli investitori stanno giustamente mettendo in discussione i fattori di sostegno del rally azionario, di fronte a quella che riteniamo sia erroneamente denominata bolla obbligazionaria. L'attuale quadro di propensione al rischio, nel quale i mercati azionari stanno raggiungendo picchi record, è sostenuto da un miglioramento delle prospettive economiche e da valutazioni solide. Tuttavia gli investitori sono più nervosi di quanto l'ambiente a bassa volatilità lasci intendere”. 

In particolare, ETF Securities individua opportunità di crescita nelle seguenti asset class: azioni europee e titoli tecnologici, dollaro statunitense, che dovrebbe guadagnare terreno nel secondo semestre, la sterlina, sostenuta dai rendimenti reali e da una minore volatilità. Quanto alle materie prime, ETF Securities ritiene che il fair value dell'oro per la fine dell’anno sia di 1.260 dollari, mentre i metalli industriali siano il sotto-settore più interessante tra le materie prime. Nel debito dei mercati emergenti, il provider privilegia Asia, America Latina e Turchia. 

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