Globalmente, il mercato degli Etf ha registrato una crescita impressionante nel 2017, pari a più del 34%, e gli asset under management hanno raggiunto 4.569 miliardi di dollari. La raccolta netta ha registrato un aumento significativo (595 miliardi di dollari), in uno scenario di mercato rischioso caratterizzato da volatilità e tassi di interesse bassi. Gli asset e gli afflussi verso il reddito fisso e l’azionario hanno raggiunto un livello record: gli Etf azionari hanno raccolto quasi tre quarti degli afflussi (72%, 427 miliardi), il doppio di quanto raggiunto complessivamente dagli Etf nel 2016. Per il reddito fisso, la crescita è stata più contenuta (+21%) in un contesto di tassi di interesse ancora stabili.

Gli stessi trend sono stati visibili anche in Europa? "In generale sì, sia in termini di masse che di afflussi" spiega Marlène Hassine Konqui, head of Etf Research di Lyxor. Ecco i numeri forniti dall'analisi dell'asset manager francese (gruppo SocGen): gli afflussi (94 miliardi) sono stati più del doppio rispetto a quelli del 2016, +31% rispetto al record precedente del 2015. Al contempo, le masse sono aumentate del 23% rispetto ai 635 miliardi di fine 2016. Gli Etf hanno raggiunto nuovi picchi su tutte le esposizioni, azionario, reddito fisso, materie prime. I flussi verso l’azionario sono aumentati e hanno raggiunto 63 miliardi, quattro volte in più rispetto al 2016 e il 39% in più di quanto raggiunto nel 2015. "I flussi verso il reddito fisso sono stati di nuovo più attenuati, ma in ogni caso superiori del 6% rispetto al precedente record del 2015. I corporate bond IG hanno raccolto circa il 40% degli afflussi 11 miliardi in un contesto caratterizzato da rendimenti molto bassi e da una politica monetaria accomodante da parte della Bce" prosegue l'esperta.

La ricerca di rendimento ha favorito gli Etf sul debito dei mercati emergenti, che hanno toccato un nuovo picco: 7,9 miliardi, grazie alla politica meno aggressiva della Fed. L’eccezione sono state le materie prime, il cui calo a livello globale si è sorprendentemente arrestato. Gli afflussi verso le materie prime in Europa sono aumentati vertiginosamente rispetto al loro record del 2016 del 14% (3 miliardi). Complessivamente, gli strumenti su indici con esposizione ampia alle commodity hanno raccolto due terzi degli afflussi: + 20% rispetto al record del 2016 pari a 2 miliardi. I metalli preziosi hanno superato il loro record del 2015 dell’8%.