Tempo di lettura: 2min

Etf, nel primo semestre spiccano gli azionari

7/19/2018 | Redazione Advisor

L'analisi dei flussi a cura di Amundi ETF mostra la netta preferenza degli investitori per l'esposizione all'equity. Catturati 125 di 188 miliardi di euro di afflussi globali


Nel primo semestre 2018 il mercato globale degli ETF ha registrato afflussi per oltre 188 miliardi di euro, catturati in gran parte dagli ETF azionari con oltre 125 miliardi. L'analisi a cura di Amundi ETF mostra come il mercato abbia rallentato a giugno, registrando flussi per 5,5 miliardi di euro, di cui poco meno di 1 miliardo nel mercato europeo. Significativa la differenza fra diverse aree geografiche nel sesto mese dell'anno, con l'Asia che ha visto flussi positivi per 6,2 miliardi di euro, mentre in Europa si sono attestati a 980 milioni di euro. Negli Stati Uniti si sono invece registrati deflussi per -1,6 miliardi.

 

Il mercato preferito dagli investitori europei nel primo semestre è stato quello delle azioni USA. Trend confermato nel mese di giugno con flussi positivi per 2 miliardi di euro. A seguire si sono posizionati gli gli ETF azionari europei con una raccolta di 726 milioni e gli ETF azionari globali con 576 milioni. I deflussi hanno invece rigurdato gli strumenti sull'equity dell'Eurozona (- 824 milioni), del Giappone (-1,29 miliardi) e soprattutto dei mercati emergenti (-1,54 miliardi). Tra gli ETF Smart Beta, gli approcci multifattoriali hanno continuato a dimostrarsi interessanti (+114 milioni), anche se gli investitori hanno ridotto la propria esposizione alla strategia Value (-381 milioni).

 

"Sul fronte degli ETF fixed income - si legge nell'analisi di Amundi ETF - abbiamo notato un atteggiamento attendista in Europa: il mercato ha catturato solo 998 milioni di euro di afflussi a giugno. Gli investitori europei hanno continuato a dimostrarsi poco propensi ad investire nelle obbligazioni societarie che hanno registrato solo 35 milioni di euro di flussi in entrata, con deflussi dalle obbligazioni societarie dell’Eurozona IG e HY, poiché attratti dalla performance positiva delle obbligazioni a tasso variabile (+197 milioni). L’arbitraggio a favore delle obbligazioni sovrane - viene sottolineato infine nella nota - si è limitato a 769 milioni, con un interesse più marcato per il mercato statunitense, in particolare per le obbligazioni indicizzate all’inflazione."

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?