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2/15/2019
Gli investitori in ETP leva long e short (S&L) hanno gradualmente aumentato il loro atteggiamento rialzista nei confronti dell’oro dalla prima metà del 2017 raggiungendo livelli record nel 2019. In particolare, la leva media degli investitori sugli ETP sull’oro ha raggiunto il livello più alto di tutti i tempi, pari a 1,97x nel gennaio 2019. È quanto scrive WisdomTree in una nota, ricordando che gli investitori in ETP azionari a leva S&L utilizzano il rally di gennaio per realizzare profitti e ridurre l'esposizione in futuro.
"Con la ripresa a gennaio del mercato statunitense (S&P +7%), gli investitori in ETP a leva long e short sembrano aver realizzato profitti, vendendo 4,3 miliardi di dollari di ETP a leva long - il secondo maggior singolo deflusso mensile dalla crisi finanziaria" spiegano gli analisti del provider americano di ETP, aggiungendo che, tenendo conto dei fattori di leva finanziaria dei prodotti venduti, "ciò equivale a diluire le posizioni azionarie per 10,4 miliardi di dollari". Questi flussi secondo gli esperti di WisdomTree potrebbero riflettere l'idea che il rally azionario di gennaio non continuerà. "In effetti, gli investitori non solo hanno liquidato le posizioni a leva long, ma hanno anche aumentato le loro posizioni short in azioni di 2,4 miliardi di dollari nel mese di gennaio (un aumento del 20% nelle posizioni short). Tenendo conto dei fattori di leva dei prodotti short acquistati, ciò equivale all'acquisto di 5,8 miliardi di dollari di posizioni short in azioni" prosegue la nota.
Passando al reddito fisso, l'analisi di WisdomTree evidenzia come gli investitori in ETP a leva long e short continuino a ridurre la loro esposizione short al reddito fisso negli Stati Uniti, con le posizioni scese ad un minimo da 10 anni e le posizioni short sui Bund tedeschi e i BTP italiani scese ai minimi da 2 anni. "A gennaio gli investitori a leva long e short hanno riscattato 130 milioni di dollari detenuti in ETP short sul debito pubblico americano (6% del totale delle masse in gestione). Riteniamo che ciò rifletta le opinioni sempre più ribassiste degli investitori sul tasso d'inflazione e sul ritmo degli aumenti dei tassi d'interesse in corso negli Stati Uniti e in Europa" conclude la nota.
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