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Investitori pronti ad aumentare l'allocazione in Etf

3/4/2019

Greenwich Associates: gli investimenti in questi strumenti sono aumentati del 50% nel 2018


Velocità di esecuzione, diversificazione ottenibile attraverso una singola negoziazione e la liquidità hanno decretato anche nel 2018 il successo degli Etf tra gli investitori istituzionali. È quanto emerge dall'ultimo studio europeo sull'industria dei replicanti, a cura di Greenwich Associates in collaborazione con BlackRock, che prevede un'ulteriore crescita degli investimenti negli Etf istituzionali anche nel 2019, alla luce della volontà espressa da quasi il 40% degli attuali investitori di aumentare le loro allocazioni in questi strumenti nei prossimi 12 mesi. Lo studio segnala come le allocazioni in exchange-traded fund da parte degli attuali investitori istituzionali siano aumentate del 50%, pari al 15% del totale del patrimonio in gestione dei 127 investitori istituzionali che hanno partecipato all’edizione 2018. 

Lo scorso anno gli istituzionali europei alla ricerca di esposizioni beta a basso costo hanno continuato a spostare gli asset dalla gestione attiva a quella indicizzata e secondo gli esperti della società di consulenza questo spostamento ha accresciuto i flussi di asset verso gli Etf, strumento preferito tra i prodotti indicizzati per l'84% dei partecipanti allo studio. "Tale tendenza continuerà probabilmente anche nel 2019, considerato che le allocazioni indicizzate nei portafogli istituzionali sono ancora ben al di sotto di livelli definiti ottimali" sottolineano gli analisti di Greenwich Associates. 

Ma quali sono le tendenze rilevate dallo studio? ​Gli istituzionali stanno utilizzando gli Etf sia come strumenti tattici sia strategici che di lungo periodo nella costruzione del portafoglio. Nel reddito fisso, tra gli investitori istituzionali di Etf le allocazioni sono raddoppiate, pari a un'incidenza del 20% del patrimonio totale, così come per le allocazioni in Etf azionari, incrementate dal 14% degli asset nel 2017 a circa il 28%. Nel frattempo, le strategie smart beta si confermano un costante driver della crescita e della domanda degli Etf. Due terzi dei partecipanti allo studio e quasi i tre quarti dei gestori patrimoniali investono in Etf fattoriali o smart beta. Più di un terzo prevede di aumentare le allocazioni nei prossimi 12 mesi e quasi la metà degli intervistati intende aumentare le allocazioni in Etf smart beta almeno del 10%.

Gli istituzionali europei, infine, stanno integrando gli standard ambientali, sociali e di governance nei loro processi di investimento e molti di questi investitori utilizzano gli Etf come veicolo favorito per adottare tali esposizioni ESG. In particolare, il 44% del totale dei partecipanti allo studio e metà dei gestori usano gli Etf come principali strumenti per gli investimenti ESG e quasi la metà dei partecipanti allo studio prevede di avere oltre il 50% del patrimonio complessivo investito con criteri ESG entro i prossimi cinque anni.

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