E' stato un luglio da record per gli ETF europei che fanno segnare una raccolta netta pari a 15,2 miliardi di euro rispetto a 2,6 miliardi di giugno. La raccolta totale da inizio anno si attesta sui 50,2 miliardi. E' quanto riporta l'analisi a cura di Marlene Hassine Konqui, head of ETF Research di Lyxor.

Lo scorso mesi i flussi verso gli ETF azionari hanno registrato un’impennata (6,6 miliardi di euro, di cui 4,1 miliardi verso l’azionario globale). Da notare inoltre il forte rimbalzo delle azioni europee dei Paesi sviluppati, che dopo 8 mesi di deflussi consecutivi (per un totale di 13,4 miliardi di deflussi accumulati) hanno registrato una moderata raccolta positiva pari a +622 milioni di euro).

 

Un altro dato da sottolineare è la ricerca di rendimento nonostante il contesto attuale caratterizzato da tassi bassi. Nel dettaglio infatti, come si legge nel commento Lyxor, i corporate bond (sia Investment Grade che High Yield) sono stati al centro dell’attenzione. Queste strategie hanno infatti raccolto rispettivamente 1,2 miliardi di euro e 1,7 miliardi.

Nono sono da meno gli ETF sul debito emergente che hanno registrato consistenti afflussi (1,4 miliardi di euro) per via della prospettiva di tassi d’interesse USA più bassi. Complessivamente, gli ETF obbligazionari hanno registrato nuovi afflussi per 5,6 miliardi.

I flussi verso gli ETF Smart Beta hanno continuato il loro trend positivo, come spiega l'esperta (771 milioni di euro a luglio – 5,5 miliardi raccolti da inizio anno), trainati dalle strategie Minimum Volatility e Minimum Variance (€400 milioni).

I flussi verso gli ETF sulle materie prime sono tornati positivi da inizio anno (103 milioni di euro) grazie agli afflussi record di luglio (403 milioni di euro).

Infine, gli ETF ESG sono stati nuovamente una delle migliori categorie in termini di afflussi a luglio. Questi ETF hanno infatti messo a segno il miglior mese di sempre con 1,8 miliardi di afflussi, guidati da strategie con esposizione ampia.