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Spazio agli ETF nei portafogli degli asset manager

6/29/2020

Il primo TrackInsight Global ETF Survey rivela le priorità del settore e le future tendenze dell’industria


La liquidità dei fondi è la maggiore preoccupazione degli investitori professionali quando devono selezionare gli ETF per i loro portafogli. E’ quanto emerge dal primo TrackInsight Global ETF survey 2020, sondaggio condotto nella prima metà del mese di maggio dalla piattaforma indipendente globale di analisi degli ETF, con il supporto di IHS Markit e iShares by BlackRock. Il sondaggio ha coinvolto oltre 300 asset manager, financial advisor e private banker di 17 Paesi, che gestiscono complessivamente 227 miliardi di asset in ETF, che corrispondono a circa il 5% del mercato globale dei prodotti exchange-traded.

 

Analizzando i dati più nel dettaglio, come detto la liquidità degli strumenti è considerata un criterio molto importante o importante dall’80% degli intervistati, che considerano meno rilevante la liquidità dei sottostanti (solo il 61% la considerano importante). Per valutare la liquidità i “trading spread” sono considerati la misura più rilevante. Gli investitori professionali ripongono poi grande fiducia negli ETF nei periodi di stress di mercato: solo il 7% ritiene che concentrare le masse in gestione sugli ETF rappresenti un rischio sistematico di liquidità per il mercato nel suo insieme, e il 55% crede che gli ETF forniscano ulteriore liquidità durante periodi di volatilità dei mercati.

 

Rimane anche elevato l’appetito per questi strumenti: il 55% degli interpellati ha intenzione di aumentare in futuro l’esposizione agli ETF, mentre solo il 4% intende ridurla. L’asset class che riscuote il maggiore interesse è quella obbligazionaria: nonostante gli ETF sul reddito fisso rappresentino solo il 18% del patrimonio complessivo, nel 2019 hanno contribuito per quasi il 43% dei nuovi afflussi, e Il 62% degli investitori pensa che, in periodi di stress di mercato, gli ETF obbligazionari si scambino più facilmente rispetto alle obbligazioni sottostanti.

 

Infine prosegue l’accelerazione verso alcune tipologie di prodotti: il 73% degli investitori intervistati utilizza o prevede di investire in ETF ESG, anche se solo il 7% ha un’esposizione di portafoglio superiore al 21%. Gli ETF attivi sono utilizzati dal 69% degli interpellati, anche se solo circa un quarto riferisce di avere un’esposizione di portafoglio superiore al 10%. L’81% è investito in ETF tematici, e il 38% ha un’esposizione superiore al 5%. Infine il 70% degli intervistati dichiara di utilizzare ETF smart beta o fattoriali, e quasi il 30% ha un’esposizione di portafoglio superiore al 10%.

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