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ETF, afflussi in calo ad aprile: 104 miliardi contro i 125 di marzo

5/21/2021 | Daniele Riosa

Il comparto azionario ha continuato ad essere favorito rispetto a quello del reddito fisso con una raccolta rispettivamente di 65 miliardi di euro e di 39 miliardi. Il report di Amundi


Prosegue l’ottimismo degli investitori ad aprile con afflussi nel mercato globale degli ETF pari a 104 miliardi di euro, rispetto ai 124,9 miliardi del mese precedente. Come spiegano gli analisti di Amundi ETF, “il comparto azionario ha continuato ad essere favorito rispetto a quello del reddito fisso con afflussi rispettivamente di 65 miliardi di euro e 39 miliardi. Abbiamo osservato un ridimensionamento della propensione al rischio da parte degli investitori rispetto a marzo, durante il quale i flussi verso gli strumenti azionari e a reddito fisso erano stati rispettivamente di 108,8 miliardi di euro e 20,2 miliardi di euro”.

Gli economisti entrano nello specifico dell’analisi dei flussi europei del mese. A partire dalle azioni. “I trend osservati nel mercato globale - rilevano - sono stati replicati anche nel mercato degli ETF registrati in Europa, con flussi azionari pari a 9,4 miliardi di euro ad aprile, circa la metà di quanto registrato il mese scorso. Gli indici mondiali hanno continuato ad attrarre il favore degli investitori, catturando 5,5 miliardi di euro mentre ci sono stati disinvestimenti dalle esposizioni Asia, BRIC, LATAM e mercati emergenti. Quasi 1 miliardo di euro (960 milioni) sono stati disinvestiti da questi prodotti. C’è stata tuttavia una piccola allocazione nelle azioni cinesi pari a 132 milioni di euro. La pandemia continua ad essere una delle principali preoccupazioni in diversi mercati emergenti, in particolare in India, e anche la forza del dollaro USA ha un impatto negativo su questa asset class. Le strategie settoriali, tematiche e smart beta seguono da vicino i primi classificati in termini di raccolta, registrando 5,0 miliardi di euro di flussi in entrata, con le strategie value e i finanziari che hanno attirato rispettivamente 929 e 669 milioni di euro, riflettendo l'ottimismo degli investitori su una rapida ripresa economica dopo la pandemia. L'ESG ha attirato il 47% dei flussi azionari complessivi, pari a 4,4 miliardi di euro, dal momento che gli investitori hanno continuato a disinvestire dai prodotti più tradizionali, favorendo le allocazioni regionali mondiali e del Nord America. Gli investitori hanno inoltre continuato a privilegiare gli indici climatici che hanno registrato flussi in entrata pari a 461 milioni di euro”.

Sul fronte obbligazioni, “gli ETF a reddito fisso registrati in Europa hanno replicato i trend osservati a livello globale con allocazioni per 5,3 miliardi di euro in questa asset class. Le obbligazioni societarie hanno invertito i deflussi subiti lo scorso mese (pari a 2,2 miliardi di euro), attirando 2,9 miliardi di euro ad aprile, mentre i flussi nelle obbligazioni governative sono stati di 1,9 miliardi di euro. Il debito societario dell'Eurozona ha registrato flussi in entrata per 1,4 miliardi di euro, con 1/3 di questi flussi registrati dalle soluzioni ESG, beneficiando della politica monetaria accomodante della BCE e del miglioramento dei fondamentali in questo segmento. Il debito high yield statunitense ha attirato 692 milioni di euro riflettendo la ricerca di rendimenti più elevati da parte degli investitori. Gli investitori hanno continuato a favorire i titoli di Stato cinesi con afflussi in questa categoria per 517 milioni di euro. Le preoccupazioni relative all'inflazione hanno spinto gli investitori a privilegiare le obbligazioni statunitensi indicizzate all'inflazione e le obbligazioni a breve termine. Le obbligazioni statunitensi indicizzate all'inflazione hanno catturato 318 milioni di euro, mentre i titoli di Stato a medio termine USA, di breve e medio termine dell’Eurozona hanno registrato rispettivamente flussi di 271 milioni di euro, 191 e 156 milioni di euro. I prodotti a reddito fisso ESG hanno registrato afflussi complessivi per 1,27 miliardi di euro, con gli investitori che sono passati da ETF più tradizionali a quelli con inclinazione ESG”.

“In altre parole – conclude il team di Amundi ETF - la tendenza consolidata nel settore azionario sta ora iniziando a emergere anche nel reddito fisso, con gli investitori che stanno cercando di assicurarsi che l'intero portafoglio abbia un bias per l'investimento sostenibile”.

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