ETC legati all’oro per coprirsi dai rischi geopolitici

Aneeka Gupta di WisdomTree spiega che “gli ETF permettono agli investitori di essere selettivi e di ridurre la durata del loro portafoglio prendendo esposizione su quelli azionari orientati a titoli value”
31/03/2022 | Redazione Advisor

Aneeka Gupta, director macroeconomic research di WisdomTree, analizza il ruolo degli ETF e degli ETC a cominciare dall’azionario e rileva che “in un contesto di tassi in aumento, gli investitori si affannano a cercare asset con una duration breve. Sarebbe prudente per gli investitori ancorare la duration del loro portafoglio azionario con il value. I titoli growth tendono infatti ad avere una durata più lunga e quindi sono più sensibili ai cambiamenti del tasso di sconto utilizzato per prezzare i flussi di cassa: questo è il motivo per cui i titoli growth sono stati l'epicentro di vendite massive nel 2022. Gli ETF permettono agli investitori di essere selettivi e di ridurre la durata del loro portafoglio prendendo esposizione su quelli azionari orientati a titoli value”.

Sul fronte oro e commodity, l’esperta spiega che “il rischio geopolitico è intrinsecamente difficile da quantificare. In un contesto di aumento dei rischi geopolitici, l'oro è spesso considerato come uno strumento di copertura. Gli investitori possono accedere all'oro tramite gli ETC legati all'oro. Un paniere di ETC legati ai metalli preziosi può anche aiutare gli investitori a coprirsi contro i rischi geopolitici. La Russia è il più grande produttore mondiale di palladio: con l'intensificarsi della guerra in Ucraina, le prospettive per la domanda di palladio e, a loro volta, i prezzi, nel 2022 sembrano promettenti in quanto i problemi di fornitura di semiconduttori che hanno frenato la produzione di veicoli lo scorso anno si attenuano”.

“La Russia e l'Ucraina - rileva l’economista - sono anche conosciute come il granaio d'Europa. Insieme rappresentano il 28,5% dell'offerta sui mercati globali del grano. La riluttanza dei compratori ad acquistare le scorte del Mar Nero si è già tradotta in un'impennata dei costi di trasporto e di assicurazione. L'Ucraina rappresenta circa il 15% delle esportazioni globali di mais e il 10% delle esportazioni di grano. E così, quello che succede in Ucraina impatta anche sull'offerta di mais. Di conseguenza, i prezzi delle materie prime agricole sono aumentati sulla scia della guerra in Ucraina. Gli investitori potrebbero avere accesso alle materie prime agricole attraverso un paniere di ETC legati al grano”.  

“Nell'ambito del reddito fisso - ricorda la manager - i rendimenti e gli spread dei titoli di Stato hanno dovuto riadattarsi a rendimenti più alti e all'aumento dei premi per il rischio di credito, il che ha reso l'universo complesso”.  

“Un modo per affrontare questi rischi, in particolare nel contesto di un'inflazione più elevata e della risposta monetaria da parte delle banche centrali, è attraverso gli ETF collegati a titoli a tasso variabile”, conclude Aneeka.

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