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ETF, raccolta globale in picchiata a novembre

12/20/2022 | Daniele Riosa

Secondo l’analisi di Amundi ETF, il mercato statunitense degli Exchange Traded Fund ha rappresentato l'80% della raccolta con 58,3 miliardi, 14,9 miliardi per quello europeo


“A novembre la raccolta del mercato globale degli ETF è stata pari a 72,7 miliardi di euro, in calo rispetto ai 111,2 miliardi registrati il mese precedente”. E’ quanto emerge dall’analisi degli esperti di Amundi ETF sui flussi degli Exchange Traded Fund del mese di novembre.

“Il mercato statunitense degli ETF - argomentano gli economisti - ha rappresentato l'80% dei flussi, raccogliendo 58,3 miliardi di euro, mentre il mercato europeo degli ETF ha registrato flussi in entrata per 14,9 miliardi di euro. Sono stati invece registrati deflussi netti per 518 milioni di euro sul mercato asiatico degli ETF. In linea con il trend degli ultimi mesi, le azioni sono state l'asset class più privilegiata segnando una raccolta di 42,7 miliardi di euro, con il Nord America che è stato l’area geografica più popolare attirando 14,2 miliardi di euro. Gli investitori statunitensi hanno contribuito per la maggior parte dei flussi azionari complessivi, investendo 32,8 miliardi di euro nell’asset class, mentre gli investitori europei hanno allocato 6,6 miliardi di euro e quelli asiatici 3,4 miliardi di euro”.

“Il reddito fisso - proseguono gli analisti - ha raccolto 31,3 miliardi di euro a novembre, di cui 26,8 miliardi di euro registrati dagli ETF domiciliati negli Stati Uniti e 8,5 miliardi di euro dagli ETF domiciliati in Europa. Gli ETF domiciliati in Asia hanno registrato flussi negativi pari a -3,9 miliardi di euro. Il debito societario è stato l’asset class più popolare con 17,9 miliardi di euro di raccolta, seguito dai titoli di Stato che hanno registrato afflussi per 11,4 miliardi di euro. I deflussi dalle materie prime sono proseguiti: sono stati registrati disinvestimenti per 1,5 miliardi di euro".

Più nello specifico, di seguito l’analisi dei flussi europei del mese:
Azioni: “A differenza di quanto osservato nel mercato statunitense degli ETF, in Europa, gli ETF azionari hanno (6,6 miliardi di euro) hanno raccolto meno di quelli a reddito fisso (8,5 miliardi di euro). A novembre è stata osservata una forte ripresa degli indici azionari mondiali, che hanno attirato 4,3 miliardi di euro. Gli investitori hanno inoltre allocato 2,7 miliardi di euro nel segmento azionario nordamericano. Le azioni giapponesi hanno raccolto 1,3 miliardi di euro. Sono stati registrati deflussi rispettivamente per 960 milioni di euro e 907 milioni di euro dalle azioni europee e dalle azioni della zona euro”.

Prosegue il trend positivo per le azioni ESG “che hanno raccolto 3,6 miliardi di euro a novembre. Gli ETF sulle azioni ESG del Nord America hanno registrato 1,2 miliardi di euro di afflussi, pari a quasi la metà - 44% - dei flussi complessivi nella regione. Gli investitori hanno inoltre allocato 1,1 miliardi di euro nelle azioni ESG giapponesi, che rappresentano la maggior parte dei afflussi registrati in questa regione. Dopo diversi mesi di deflussi, le strategie smart beta hanno registrato una raccolta netta pari a 1,4 miliardi di euro, con gli investitori che hanno allocato 547 milioni di euro nel fattore size e 543 milioni di euro negli indici equally weighted. Le strategie settoriali e tematiche hanno raccolto 573 milioni di euro, con energia e utilities che sono state le più popolari registrando rispettivamente flussi in entrata per 299 e 283 milioni di euro”.

Obbligazioni: "Gli ETF a reddito fisso, domiciliati in Europa, hanno raccolto 8,5 miliardi di euro a novembre; il debito societario ha attirato 5,7 miliardi di euro mentre 2 miliardi di euro sono stati allocati nel debito governativo. Le obbligazioni corporate della zona euro hanno registrato flussi in entrata per 3,2 miliardi di euro, mentre 1,9 miliardi di euro sono stati allocati nelle obbligazioni societarie statunitensi. Gli investitori hanno disinvestito 525 milioni di euro dalle obbligazioni a tasso variabile (floating rate notes), ma ci sono stati alcuni segnali di una rinnovata propensione al rischio con allocazioni per 281 milioni di euro nel segmento high yield della zona euro e per 225 milioni di euro nell’high yield degli Stati Uniti".

“La popolarità dei prodotti ESG a reddito fisso - precisano gli esperti - è proseguita a novembre, registrando una raccolta pari a 3,6 miliardi di euro. Gli investitori hanno destinato 1,5 miliardi di euro agli ETF ESG esposti alle obbligazioni corporate della zona euro, rappresentando quasi la metà dei flussi complessivi indirizzati verso asset class nel corso del mese. Gli ETF ESG sulle obbligazioni corporate statunitensi hanno raccolto 828 milioni di euro. Gli investitori hanno disinvestito 1,2 miliardi di euro dai titoli di Stato cinesi, sulla scia del trend osservato negli ultimi mesi e portando i disinvestimenti complessivi da inizio anno a 10,4 miliardi di euro”.

“I titoli di Stato dei mercati emergenti - conclude il report di Amundi ETF - hanno attirato 918 milioni di euro, gli indici broad della zona euro hanno raccolto 596 milioni di euro, mentre sono stati registrati deflussi per 453 milioni di euro nel debito governativo a breve termine della zona euro (esposizioni broad e core)”.

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