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ETF smart beta pronti per il rilancio

1/10/2023

La maggior parte degli emittenti di exchange-traded fund in Europa si aspetta che gli asset investiti in queste strategie aumenteranno nei prossimi 12-24 mesi. Il report di Cerulli Associates


La maggior parte degli emittenti di exchange-traded fund in Europa si aspetta che gli asset in strategie smart beta siano destinati ad aumentare nei prossimi 12-24 mesi. È quanto emerge dall’ultima edizione del report “The Cerulli Edge―European Monthly Product Trends” redatto da Cerulli Associates.

 

La società di consulenza rileva che il contesto economico attuale, caratterizzato da una crescita bassa se non addirittura negativa, combinato con salari stagnanti e inflazione più elevata, ha creato condizioni migliori per approcci smart beta basati su fattori fondamentali quali value o dividendi. Gli asset under management  dei fondi orientati ai fondamentali sono stati infatti più stabili rispetto a quelli delle strategie tradizionali. Secondo i dati di Morningstar, a novembre 2022 le masse gestite in ETF smart beta europei si attestavano a 93,7 miliardi di euro, rispetto ai 102,1 miliardi di euro di dicembre 2021.

 

Cerulli osserva che nel 2022 il value è stato un fattore straordinario, sia in termini di performance che di flussi, rispetto ai fondi basati sulla capitalizzazione di mercato. Sempre sulla base dei dati di Morningstar, la raccolta mensile netta totale europea nei fondi value ha raggiunto i 15,1 miliardi di euro a ottobre 2022, non lontano dai 15,8 miliardi di euro di dicembre 2021.

 

"Nel 2022 le strategie value hanno sovraperformato quelle tradizionali ponderate per la capitalizzazione di mercato, in gran parte a causa della loro sovraponderazione del settore dell’energia", commenta Fabrizio Zumbo, director, European asset and wealth management research presso Cerulli Associates. "Le strategie quality hanno fatto peggio rispetto alle strategie value nel 2022, ma poiché tendono a fare meglio durante le recessioni, potrebbero potenzialmente sovraperformare nel 2023".

 

Il mercato europeo dei fondi smart beta è ancora piccolo rispetto al suo equivalente statunitense. Tuttavia, secondo quanto si legge nel report di Cerulli, nei prossimi 12-24 mesi gli emittenti di ETF smart beta prevedono un aumento degli asset nei mercati europei, in particolare nel Regno Unito. Il 20% degli emittenti ritiene che ci sarà una rapida crescita (oltre il 10%) nel mercato UK nei prossimi 12-24 mesi, il 23% pensa che ci sarà una crescita moderata (tra il 6% e il 10%) e il 43% infine prevede una crescita lenta (tra l'1% e il 5%).

 

I gestori prevedono che la Svizzera registrerà il secondo livello di crescita più alto, con il 17% degli emittenti che prevede una crescita rapida, il 31% una crescita moderata e il 23% una crescita lenta. Il mercato che dovrebbe crescere di meno è l'Italia, dove il 40% degli emittenti ha dichiarato che non ci sarà crescita nei prossimi 12-24 mesi.

 

"La crescita dello smart beta in tutta Europa dipenderà dal modo in cui queste strategie basate sui fattori si comporteranno di fronte alle sfide che il 2023 comporta, e se questa performance saràsufficiente per attrarre flussi di investitori", conclude Zumbo.

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