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Anche gli ETF virano in "difesa"

4/17/2023 | Marcella Persola

I flussi di marzo hanno triplicato il dato di febbraio pari a 23,3 miliardi di dollari evidenziando però...


Si chiude con una raccolta globale positiva per 62,1 miliardi di dollari, il terzo mese dell’anno per l’industria degli ETP. Così evidenzia il BlackRock ETP Landscape Report. I flussi di marzo hanno triplicato il dato di febbraio pari a 23,3 miliardi di dollari e portato la raccolta netta del 1° trimestre a 148,5 miliardi di dollari.

 

In particolare i flussi sul reddito fisso sono saliti a 38 miliardi di dollari, il valore più alto da ottobre 2022, mentre i flussi azionari sono passati dai 9,4 miliardi di dollari di febbraio ai 24,3 miliardi di dollari di marzo. I flussi sulle materie prime sono aumentati a 1,7 miliardi di dollari, il maggior afflusso mensile da aprile 2022, interamente guidati dagli acquisti sull’oro, con un'inclinazione difensiva anche a livello di flussi settoriali.

 

L'aumento degli acquisti sull’azionario ha interessato tutte le geografie. I flussi azionari statunitensi sono tornati in territorio positivo per la prima volta da dicembre, con afflussi per 6,3 miliardi di dollari. I flussi azionari globali dei mercati emergenti sono aumentati a 6,6 miliardi di dollari, trainati dagli acquisti sui singoli Paesi (5 miliardi di dollari), soprattutto dagli ETP su Cina e India quotati nell'area APAC, mentre i restanti 1,6 miliardi di dollari sono stati raccolti dagli ETP quotati nell'EMEA. In controtendenza invece l’azionario europeo, con afflussi in ribasso a 1,6 miliardi di dollari, dato mensile più basso del trimestre. 

 

In un contesto di volatilità del mercato, i flussi obbligazionari segnalano un posizionamento difensivo, con il maggior afflusso mensile di ETP sui tassi (33,2 miliardi di dollari), superando il precedente record stabilito a maggio 2022. In particolare, le esposizioni sui treasury statunitensi hanno raccolto 28,6 miliardi di dollari, mentre le esposizioni sui tassi europei 3,4 miliardi di dollari, di cui 2,5 miliardi di dollari ai tassi dell'eurozona, 0,5 miliardi di dollari ai bund tedeschi e 0,3 miliardi di dollari agli ETP sui gilt inglesi. Tra i flussi verso i tassi europei, oltre 2miliardi di dollari sono stati orientati verso esposizioni con durata fino a cinque anni.

 

A livello globale i flussi sul credito globale evidenziano: i flussi di investment grade (IG) sono tornati in territorio positivo positivi (0,4 miliardi di dollari), mentre i deflussi sull’high yield (HY) hanno segnato un rallentamento, pur confermandosi negativi (1,3 miliardi di dollari). Negli ETP quotati in EMEA è proseguita la divergenza tra credito in euro e credito in USD, rispettivamente con 0,3 miliardi di dollari di afflussi per l’IG in euro e deflussi per 1,1 miliardi di dollari dall’IG in dollari, tendenza riscontrata anche nel segmento HY.

 

Sul fronte degli ETP sostenibili il mese di marzo si chiude con un saldo negativo di 3,7 miliardi di dollari. La raccolta gli ETP quotati in EMEA è diminuita da 4,1 miliardi di dollari di febbraio a 1,9 miliardi di dollari a marzo. All'interno dell'area EMEA, l’azionario è stata l’asset class con i maggiori afflussi (1,5 miliardi di dollari), principalmente verso strategie ottimizzate ESG (724 milioni di dollari) e strategie con inclinazione ESG (652 milioni di dollari). La raccolta dei sostenibili negli USA è stata invece negativa per circa 5,6 miliardi di dollari, con deflussi dall’azionario per 5,7 miliardi di dollari, parzialmente compensati da ingressi per l’obbligazionario pari a 128 milioni di dollari.

 

Karim Chedid, EMEA Head of iShares Investment Strategy di BlackRock, ha dichiarato: "Nel mese di marzo i flussi verso gli ETP sono aumentati in modo trasversale, ma si è registrato un chiaro spostamento difensivo dei flussi sia a livello settoriale sia in termini di investimenti in commodity, compreso l'oro. Inoltre, la raccolta del mese si è contraddistinta per il dato record dei flussi sui tassi e di quelli obbligazionari in crescita a 38 miliardi di dollari. Per quanto riguarda gli ETP quotati in EMEA, è proseguita la divergenza tra il credito espresso in euro e quello in dollari, con una preferenza di quello locale da parte degli investitori".

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