“Nel mercato degli Etf l’innovazione è cruciale” mette in chiaro Luca Giorgi, Head of iShares and Wealth di BlackRock Southern Europe. E con iBonds, Blackrock lancia la prima gamma di Etf obbligazionari Ucits a scadenza fissa a livello europeo.

Si tratta di una gamma di Etf che hanno un anno programmato di scadenza e che quindi entro il 31 dicembre di quell’anno saranno rimborsati al sottoscrittore. Una novità sul mercato italiano ed europeo, visto che finora le alternative erano le singole emissioni obbligazionarie oppure i fondi a scadenza.

Negli Stati Uniti questi Etf esistono dal 2010 e hanno finora raccolto oltre 22 miliardi di dollari in asset: sono complessivamente oltre 60 di cui una trentina già scaduti.

In Italia, dopo le prime due quotazioni di agosto (scadenze 2026 e 2028 nella versione a distribuzione), il 14 settembre l’asset manager ha listato altri quattro strumenti ad accumulo (con scadenze che coprono tutti gli anni dal 2025 al 2028). Tutti articolo 8 SFDR e a replica fisica a campionamento. Il TER è dello 0,12 per cento.

Gli indici sottostanti sono creati da Bloomberg Msci e comprendono oltre 300 emissioni obbligazionarie, quasi tutte europee, con rating Investment Grade e scelte con anno di maturity nell’anno di scadenza prefissato per l’Etf.

Questa nuova tipologia di Etf consente quindi di programmare l’anno di rimborso, esattamente come nel caso di acquisto di una singola obbligazione, ma con il vantaggio della diversificazione. Sul sito di iShares inoltre è disponibile un tool che rende possibile simulare il calcolo delle cedole (per le versioni a distribuzione) oltre che il valore di rimborso a scadenza.

Da inizio anno gli Etf sul mercato europeo hanno raccolto 106 miliardi di dollari, di cui quasi la metà nel reddito fisso. Ma lo spostamento verso l’asset class obbligazionaria non è ancora completata, dato che, come ricorda Ursula Marchioni, Head of Markets & Portfolio Solutions EMEA di BlackRock, rimane ancora elevato il delta tra l’allocazione media attuale dei portafogli e i valori ottimali dei portafogli modello.

“Queste soluzioni semplificano l’asset allocation anche per gli investitori con un basso profilo di rischio o che, tradizionalmente, puntano all’acquisto di singoli titoli. In ottica di adozione, prevediamo anche una crescente diffusione, sia nel mondo della consulenza sia attraverso piattaforme online, che vedrà l’uso di iBonds nella parte core del portafoglio, sempre in linea con le necessità di personalizzazione del singolo investitore” conclude Giorgi.