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Primi ETF sul Bitcoin. Massimo Siano (21Shares) fa chiarezza per gli investitori europei

1/19/2024 | Daniele Barzaghi

A una settimana dal loro lancio i primi Etf sul Bitcoin stanno andando bene in termini di raccolta e la criptovaluta per antonomasia rappresenta già la seconda “commodity” sottostante per diffusione.


A una settimana dal loro lancio i primi Etf sul Bitcoin stanno andando bene in termini di raccolta e la criptovaluta per antonomasia rappresenta già la seconda “commodity” sottostante per diffusione; gli afflussi, superiori ai 12,5 miliardi di dollari, seguono ancora da lontano quelli dei replicanti basati sull’oro (quasi 95 miliardi) ma hanno già superato quelli degli Etf sull’argento (11,3 miliardi).

 

Per capirne di più abbiamo chiesto a uno specialista di prodotti finanziari passivi così come di criptovalute come Massimo Siano (in foto), oggi Managing director e responsabile per il Sud Europa di 21Shares, casa di gestione leader nel mercato delle criptovalute (oltre 2,4 miliardi di dollari di raccolta), specializzata in digital asset e che lanciò i primi ETP con esposizione fisica sulle criptovalute.

 

Questi ETF appena quotati negli Stati Uniti possono essere comprati in Europa?

Secondo la MIFID2, gli ETF provider europei non possono distribuire KID e KIID per prodotti e fondi negli Stati Uniti. Quindi, gli ETF quotati negli USA non sono fatti per la distribuzione in Europa. Ergo, se non si premette questo, si sta parlando di qualcosa di sostanzialmente inutile, in quanto il pubblico retail – o il cliente del private banker – non può comunque avere accesso (nel Vecchio Continente).

 

Quindi qual è l’alternativa? Come possono gli investitori europei (e italiani) accedere al mercato delle criptovalute?

Tramite gli ETP sulle criptovalute, che, come detto prima, in Europa sono in circolazione già da 5 anni e quelli di 21Shares sono tutti passaportati per gli investitori italiani. La struttura dell’ETP in Europa è diversa da quella di un ETF. Mentre quest’ultimo è considerato un fondo UCITS compiant, l’ETP è strutturato tecnicamente come una obbligazione; quindi, potrebbe avere rischio di controparte. Per questa ragione, gli emittenti di ETP (come noi di 21Shares), per venire incontro agli investitori, ai market maker e alle borse, scrivono nero su bianco nel prospetto che gli asset degli investitori sono SPV (special purpose vehicle, pagina 114 nel prospetto 21Shares) e quindi separano gli asset degli investitori dagli asset dell’emittente. Pertanto, in caso di default di quest’ultimo, interverrebbe un ente fallimentare che gestirebbe gli asset già separati in precedenza, venderebbero gli asset in gestione e rimborserebbero gli investitori.

 

Ma perché in Europa ci sono ETP su criptovalute mentre in USA ci sono gli ETF?

Per fare un raffronto familiare, la struttura di tutti i nostri ETP long sulle criptovalute quotati in Europa è simile agli ETP su oro, argento, platino e palladio fisico lanciati anche dal sottoscritto in un'altra società dal 2003 sempre in Europa. In base alle attuali regole di diversificazione UCITS 5-10-40, non è possibile per l'emittente strutturare un ETF armonizzato UCITS (o UCITS compliant) solo con sottostante Bitcoin, in quanto non vi è sufficientemente diversificazione del sottostante (così come oggi NON esiste un ETF armonizzato UCITS neanche sull'oro fisico nonostante il primo ETP su oro fisico sia stato quotato nel 2003). Non è un caso che nessun ETF su Bitcoin fisico o su future quotato negli USA sia quotato in Europa come ETF armonizzato UCITS, esattamente come non sono armonizzati UCITS neanche gli ETF sui metalli preziosi. L’unica via è l’ETP, che, come detto prima, in Europa non è strutturato come un fondo.

 

Per accedere al prezzo spot sulle criptovalute quali sono le caratteristiche degli ETP quotati in Europa?

In Europa 21Shares quota 27 ETP su differenti criptovalute singole, 7 basket diversificati, e 5 ETP sullo stacking in EUR, USD, CHF e GBP con le seguenti caratteristiche principali:

1) 100% replica fisica della criptovaluta sottostante

2) SPV: asset degli investitori separati dagli asset dell’emittente

3) First mover advantage: prima quotazione assoluta in Europa di ETP con replica fisica con tutti i vantaggi che sappiamo in termini di liquidità, volumi, spread ecc.

4) Trattamento fiscale in Italia per clienti privati diverso da quello degli ETF

5) TER di 0,21% all'anno su 21Shares Core Bitcoin (CBTC) e 21Shares Core Ethereum (ETHC)

6) quotazioni anche in EUR quindi nessun onere di ulteriori operazioni sui cambi per l'investitore italiano.

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