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Italiani mediamente soddisfatti degli investimenti

7/6/2015 | Redazione Advisor

I risultati dell'ultima edizione dell'indice di Benessere Finanziario di ING Bank


Gli italiani sono mediamente soddisfatti dei loro investimenti. L’indice di Benessere Finanziario di ING Bank relativa agli investimenti ha raggiunto i 56,7 punti, in rialzo rispetto ai 55,8 dello scorso autunno. Sul fronte dei risparmi, invece, il livello di comfort ha registrato il punteggio di 39,3 punti, in aumento di 0,8 punti rispetto a settembre 2014 e di 1,5 punti se confrontato con i dati di un anno fa, nonostante la metà dei nuclei familiari (in ripresa rispetto al 2013), con una capacità di accantonamento annuale anch’essa in lieve crescita, abbia dichiarato di aver risparmiato nell'ultimo anno.

“La buona performance dei mercati azionari e obbligazionari nel periodo trova riscontro nell’aumento del comfort sugli investimenti. Inoltre, il rallentamento dell’inflazione, generato soprattutto dal calo prezzi dei prodotti energetici, ha restituito potere d’acquisto alle famiglie favorendo il miglioramento del comfort relativo alla capacità di risparmio e a quella di far fronte alle spese ricorrenti per le bollette” spiega Paolo Pizzoli, Senior Economist di ING Bank Italia.

Nel complesso il benessere finanziario delle famiglie italiane (che comprende risparmio, reddito, bollette e spese, investimenti, debito a lungo e a breve termine) si è attestato a luglio a 42,5 punti, in crescita di 0,3 punti rispetto a settembre 2014 e di 0,8 confrontato a un anno fa, su una scala da 0 a 100 dove 100 rappresenta il massimo comfort, 50 il medio e 0 il massimo disagio. La dimensione reddituale dell’Indice IBF ha registrato nei primi mesi del 2015 il punteggio di 43,2, valore sostanzialmente costante rispetto a un anno fa. Ha continuato a crescere, invece, il comfort finanziario relativo alle spese per la casa e per le bollette che ha raggiunto i 44,8 punti, in lieve aumento rispetto a settembre 2014 (44,2).

A livello geografico l’andamento dell’Indice IBF risulta disomogeneo: l’area che registra il maggior aumento del benessere finanziario è il Nord Est, dove l’indice guadagna 4,5 punti e raggiunge quota 47,2, seguita dal Nord Ovest, dove l’indice recupera solo 0,9 punti, portandosi a 46,2. Sostanzialmente stabile, l’indice nel Sud e nelle Isole (36,8 da 36,7 punti), che si conferma su livelli assoluti molto bassi. In controtendenza, invece, l’area del Centro dove l’indice scende a 41,2 punti (da 42,7 del settembre 2014).

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