Gli investitori europei continuano a viaggiare in modalità risk off, spaventati dalle turbolenze dei mercati emergenti, dal contesto di tassi in salita negli USA e dalle conseguenze della cosiddetta “guerra commerciale” innescata da Trump. A settembre, stando ai consueti dati di Broadridge sull'industria del risparmio gestito europea, il saldo netto tra sottoscrizioni e riscatti in fondi di lungo termine torna di nuovo in rosso per 15,9 miliardi di euro. I deflussi ciclici da parte degli investitori francesi, spiegano gli analisti della società, hanno portato in negativo anche il saldo netto mensile per i fondi monetari per 26 miliardi di euro. Anche i fondi obbligazionari nel corso del mese hanno registrato pesanti deflussi per quasi 14 miliardi di euro. Il dato più significativo, tuttavia, è quello dei fondi multi asset che vanno in rosso per la prima volta in più di sei anni.

Questi fondi, sottolineano gli analisti, sono stati i più venduti dalla crisi finanziaria a oggi, soprattutto nel segmento retail. Quest’anno in cima alla lista per vendite nette c’è Allianz Income & Growth, che in controtendenza rispetto alla categoria ha continuato a registrare importanti flussi netti in entrata anche a settembre (1,2 miliardi di euro), confermandosi in vetta alla classifica della raccolta netta in Europa per il quarto mese consecutivo (da giungo a settembre il fondo ha visto entrare 5,3 miliardi di euro). Sopravvivono a settembre, infine, solo i fondi azionari, che chiudono con flussi netti per 497 milioni di euro, grazie soprattutto al successo delle strategie passive.

Quanto alla classifica dei gruppi per vendite, a settembre al primo posto di piazza UBS con 1,2 miliardi seguita da BlackRock a 1,1 miliardi (1,9 miliardi in entrata nei fondi passivi e Etf, che controbilanciano il saldo negativo per 800 milioni dai fondi attivi); AllianzGI a 1,1 miliardi; Swisscanto a miliardo e NYL /Candriam a 800 milioni. Negli ultimi 12 mesi i primi cinque gestori per vendite sono BlackRock (27,7 miliardi), UBS (16,3 miliardi), Natixis (16 miliardi), Amundi (15,3 miliardi) e Intesa SP (12,6 miliardi).