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Fondi comuni: a ottobre l'industria rivive l'incubo del 2008

12/6/2018

I deflussi in Europa si attestano a oltre 64 miliardi di euro, il dato più alto degli ultimi 10 anni. Ma è presto per suonare l'allarme secondo gli analisti di Broadridge


È stata solo una correzione o siamo di fronte all'inizio di una fuga generale dai mercati? Se lo chiedono gli analisti di Broadridge nell'ultimo report sui flussi mensili nell'industria europea dei fondi comuni relativo al mese di ottobre. Che è stato il peggior mese dell'anno dal punto di vista dei deflussi: nel complesso il saldo netto del mese per i fondi di lungo termine è negativo per ben 64,1 miliardi di euro che fanno calare la raccolta netta da inizio anno a 52,3 miliardi. Ùn dato così alto non si vedeva da 10 anni, quanto lìindustria stava attraversando la fase più critica della crisi finanziaria scatenata dallo scoppio della bolla dei subprime negli USA.

A spingere gli investitori a ritirare il denaro dai mercati finanziari questa volta, invece, è stato il crollo delle Borse a ottobre a seguito dei timori di una guerra commerciale tra USA - Cina, da quelle che potrebbero essere le consueguenze della politica restrittiva della Fed il prossimo anno e dai timori legati alla Brexit e all'Italia in Europa. Il picco toccato dai deflussi è preoccupante, ma forse è presto per suonare l'allarme: gli analisti fanno notare che l'ondata di riscatti va comunque inquadrata in un contesto di una raccolta netta che nel 2017 è stata davvero straordinaria portando l'industria europea dei fondi a gestire patrimoni per circa 8 trilioni di euro.

Ma cosa è accaduto a ottobre? Nel corso del mese gli investitori hanno preferito togliere le fiches dai fondi di lungo termine per parcheggiarli nei fondi monetari che nel corso del mese hanno visto entrare ben 44,8 miliardi di euro, il dato più alto da inizio anno. I maggiori deflussi, invece, si sono visti nell'obbligazionario che hanno visto uscire oltre 30 miliardi di euro a ottobre (-30,8 miliardi di euro i deflussi nel corso del mese). In rosso tutte le principali categorie di fondi: il saldo netto è negativo anche per i fondi azionari (-18,1 miliardi) e per i fondi multi asse (-11,5 miliardi). In dettaglio le categorie più vendute sono stati i fondi di asset allocation alternativi (il saldo netto è di -4,3 miliardi), gli obbligazionari societari IG in euro (-4 miliardi), gli obbligazionari globali (-3,8 miliardi), i flessibili (-3,5 miliardi), i fondi high yield (-2,9 miliardi) e l'azionario globale (-2,9 miliardi).

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