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Fondi comuni: non si arresta la fuga dai mercati

1/16/2019

Dopo un ottobre disastroso, a novembre l'industria europea dei fondi comuni va in rosso per altri 32 miliardi di euro. I deflussi hanno colpito tutte le asset class


Dopo il tonfo di ottobre, l'industria europea dei fondi comuni continua a cedere chiudendo il mese di novembre con un saldo netto tra sottoscrizioni e riscatti in negativo per 31,9 miliardi di euro che porta il dato della raccolta netta totale da inizio anno a scendere a 21,9 miliardi di euro. Il dato emerge, come di consueto, dall'analisi mensile sui flussi di Broadridge, che segnala come tutte le tipologie di fondi abbiano registrato una raccolta netta negativa lo scorso novembre: in rosso i fondi obbligazionari (-15,9 miliardi), i fondi azionari (-4,1 miliardi), i multi asset (-8,3 miliardi).

Gli investitori hanno ritirato oltre 16,4 miliardi dai fondi di breve termine - a ottobre i flussi netti per i fondi di liquidità sono stati invece pari a 44 miliardi di euro - portando così i deflussi complessivi dai fondi di breve e lungo termine a 52 miliardi di euro a novembre.Nonostante tutto, Etf e fondi indicizzati continuano a registrare flussi in entrata per 3,5 miliardi di euro, mentre i fondi a gestione attiva incassano l'undicesimo mese consecutivo con un saldo negativo. Le asset class che hanno registrato i principali flussi in entrata nel corso del mese sono state l'equity global (oltre 5 miliardi), soprattutto grazie agli Etf, e gli obbligazionari corporate IG in dollari (5,2 miliardi). 

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