Tempo di lettura: 1min
1/17/2019
I costi sostenuti dagli investitori frenano le performance dei fondi UCITS, soprattutto nel segmento retail, dove i clienti in media pagano commissioni che in genere sono il doppio più alte di quelle imposte ai clienti istituzionali. È quanto si legge in un recente report dell'Esma, l'authority europea per i mercati finanziari, che ha pubblicato il 10 gennaio i risultati di un'indagine su costi e performance negli ultimi quattro anni di circa 30.000 fondi comuni UCITS e 10.000 fondi alternativi (AIF) distribuiti in Europa.
Esma ricorda che i fondi in formato UCITS coprono circa il 76% del mercato retail, rispetto al 15% dei fondi AIF e del 9% dei prodotti strutturati (SRP). Stando all'indagine, in media tra il 2015 e il 2017 i costi totali pesano per circa il 25% del rendimento lordo di un fondo comune distribuito ai clienti retail. E le management fee rappresentano oltre l'80% dei costi totali pagati dai clienti. In termini di ritorni, i fondi azionari passivi in genere sovraperformano i corrispettivi a gestione attiva a causa anche dei costi che Esma considera "significativamente alti" rispetto alle fee dei fondi indicizzati. Il report sottolinea come i costi varino, inoltre da paese a paese, con picchi in Austria, Francia e Italia (in media 1,4% nel nostro paese considerando tutte le tipologie di fondi: obbligazionari, azionari, monetari, multi asset e alternativi).
Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione
Abbonati a prezzi speciali. La rivista sul tuo desk in ufficio
Scopri le categorie