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3/26/2019
"L’introduzione dei vincoli d’investimento in strumenti illiquidi, previsti dalle novità normative sono incompatibili con il sistema dei fondi aperti che deve assicurare in ogni momento la liquidabilità del portafoglio". È quanto ha dichiarato Francesco De Astis, responsabile Italian Equity di Eurizon, nel corso del Convegno AIAF “I Piani Individuali di Risparmio (PIR) nelle ultime modifiche legislative" che si è tenuto a Milano lunedì 25 marzo.
De Astis ha spiegato che il gestore può trovarsi ad affrontare flussi in ingresso e in uscita che possono richiedere interventi sul portafoglio a volte in contrasto con le opportunità che si stanno creando sul mercato. "Se queste dinamiche avvengono su un segmento di mercato molto piccolo e illiquido si registra un potenziale incremento della rischiosità dell’investimento. L’investimento verso società e progetti caratterizzati da una minore liquidità si rende compatibile, quindi, con un prodotto di investimento chiuso, che consenta di proteggere il portafoglio dalle dinamiche pro-cicliche dei flussi di sottoscrizione e riscatti. In Eurizon infatti abbiamo lanciato a fine febbraio il primo ELTIF, Eurizon Italian Fund".
De Astis, tuttavia, ha ricordato che i PIR "sono stati un’innovazione importante per la nostra industria e hanno contribuito a riattivare l’interesse per segmenti del mercato italiano trascurati, come quello delle società a media e piccola capitalizzazione, favorendo un incremento dei multipli di questa tipologia di aziende ed un loro allineamento ai valori medi espressi delle principali borse europee".
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