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5/15/2019
L'industria europea del risparmio gestito tira il freno alla fine del primo trimestre. Dopo due mesi di raccolta netta in positivo, a marzo i riscatti hanno superato le sottoscrizioni nei fondi di lungo termine portando il saldo netto a fine mese in territorio negativo, anche se solo per 685 milioni di euro. Nel complesso però, come emerge dalla consueto bollettino mensile di Morningstar, la raccolta netta totale, comprensiva dei fondi monetari (+2,1 miliardi), risulta positiva per 1,4 miliardi di euro. In dettaglio, i riscatti hanno colpito soprattutto i fondi azionari (-18 miliardi di euro), anche se la categoria di fondi più venduta è stata quella dell’equity global large cap blend, con afflussi di oltre 5 miliardi di euro nei fondi a gestione attiva, che non hanno però compensato i deflussi dai fondi azionari Europa.
Gli investitori a marzo hanno ritirato i soldi anche dai fondi azionari a gestione passiva (-3,7 miliardi), che negli scorsi mesi avevano continuato a crescere a scapito dei “cugini” a gestione attiva. In negativo, inoltre, è risultata anche la raccolta dei fondi alternativi (-5,8 miliardi) e dei fondi multi asset (-3 miliardi). Resistono, invece, i fondi obbligazionari che registrano per il terzo mese consecutivo una raccolta netta positiva, questa volta di 27,7 miliardi (8,6 miliardi di euro in fondi indicizzati), che porta il totale da inizio anno oltre i 57,7 miliardi di euro.
Considerando lo stile di gestione, Morningstar nel report sottolinea che, fatta eccezione per i fondi obbligazionari, che hanno visto il dato più alto di afflussi da gennaio 2018 (+19 miliardi di euro), tutte le altre categorie hanno visto arretrare ancora una volta i gestori attivi.
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