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Fondi comuni: a luglio boom di sottoscrizioni per i bond

9/16/2019

I fondi azionari hanno registrato una raccolta netta di 7,3 miliardi di euro, il livello più alto da novembre 2018. In vetta tra le case di investimento PIMCO, AB e BlackRock


Il mese di luglio si chiude per l'industria europea dei fondi con una raccolta di 47 miliardi di euro. I flussi hanno interessato in particolare i fondi obbligazionari che chiudono il mese con un saldo netto tra sottoscrizioni e riscatti di 43,8 miliardi di euro: il report di Morningstar segnala come questo dato sia il più alto registrato dal 2007. I fondi azionari hanno registrato una raccolta netta di 7,3 miliardi di euro, il livello più alto da novembre 2018. Gli investitori, in particolare, si sono orientati verso i fondi large cap globali, US flex cap ed large -cap blend Europa. I fondi che investono nelle materie prime, a seguito dell'alta domanda di oro, hanno visto entrare 1,7 miliardi nel corso del mese.

Raccolta in negativo, invece, per i fondi molti asset (-1,2 miliardi) e gli alternativi (-4,4 miliardi). I fondi monetari hanno visto entrare 42,1 miliardi nel corso del mese portando la raccolta totale dell'industria, comprensiva di fondi di breve e lungo termine, a 89,1 miliardi di euro (+184,7 miliardi da inizio anno). A luglio i fondi attivi hanno raccolto 26,5 miliardi di euro, posizionandosi davanti ai passivi, con una raccolta netta di 20,6 miliardi. Il trend riguarda però solo i fondi obbligazionari a gestione attiva (+34,2 miliardi di euro rispetto ai 9,5 miliardi dei corrispettivi passivi): sull'azionario, ad esempio, i fondi attivi continuano a soffrire i riscatti, pari a 2,2 miliardi a luglio (86,4 miliardi in 12 mesi) a fronte di una raccolta netta di 9,5 miliardi per i fondi azionari passivi.

Considerando le case di gestione, al primo posto a luglio si piazza PIMCO con 6,5 miliardi, grazie agli investimenti nei fondi PIMCO GIS Income e PIMCO Global Investment Grade Credit, davanti a AllianceBernstein (2,5 miliardi) e BlackRock (2,3 miliardi), che hanno registrato importanti investimenti sui loro fondi obbligazionari. Sul fronte passivo, il podio è formato da iShares (7,5 miliardi), UBS (5,1 miliardi) e Invesco (1,5 miliardi). I deflussi, invece, hanno colpito i fondi attivi di UBS (2,9 miliardi), Invesco (-1,6 miliardi), ABN AMRO (-941 milioni), M&G (-920 milioni) e Carmignac (-826).

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