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"Così cerchiamo rendimento con i bond low carbon"

3/27/2020 | Daniele Riosa

Marie Lassegnore di La Française AM spiega ad advisoronline.it le caratteristiche e il processo d’investimento del fondo Carbon Impact 2026


Marie Lassegnore, cfa credit fund manager di La Française AM, spiega in esclusiva per advisoronline.it, le caratteristiche e il processo d’investimento del fondo Carbon Impact 2026.

Quali motivazioni vi hanno spinto a lanciare il fondo La Française Carbon Impact 2026?
La Française è impegnata a indirizzare capitali verso il finanziamento della transizione energetica, creando una soluzione per gli investitori desiderosi di partecipare all'impegno volto a limitare l'aumento del riscaldamento globale.

Potete spiegarci il processo d'investimento del fondo?
La strategia d'investimento è discrezionale. La strategia non è limitata al “buy and hold”. Piuttosto, il gestore del fondo può utilizzare transazioni di compravendita nel caso di nuove opportunità di mercato o di aumento del rischio di default di uno degli emittenti presenti in portafoglio. Dopo aver applicato un filtro di esclusione basato sui criteri ESG, che elimina il 20% dell'universo d'investimento, viene effettuata un'analisi del credito".

"Successivamente - specifica Lassegnore - si formula anche un'analisi dell'impatto di CO2 di ogni società emittente, formata da tre componenti distinte:
• La valutazione dell'impatto sulle emissioni di CO2 (Carbon Impact Assessment): un'analisi approfondita dell'esposizione al cambiamento climatico di un'azienda e della gestione dei rispettivi rischi e delle rispettive opportunità.
• La metodologia Low carbon Trajectory (LCT), che porta alla valutazione qualitativa con la quale si determina l’allineamento dell’azienda allo scenario di surriscaldamento globale. A questo proposito esaminiamo le emissioni passate di un'azienda, il suo piano strategico e gli investimenti fatti finora per determinare se l'azienda raggiungerà il suo obiettivo di riduzione delle emissioni.
• Infine, ci impegniamo con molte delle aziende in portafoglio per responsabilizzarle. L’obiettivo è duplice: costruire una migliore comprensione del business di un'azienda e raccogliere le informazioni necessarie per l'analisi dell'impatto della CO2. In secondo luogo Influenzare il consiglio di amministrazione e il management a cambiare se vediamo un potenziale di miglioramento".

Inoltre "a seconda della valutazione complessiva dell'impatto ambientale, l'azienda sarà classificata in una delle quattro categorie:  • Basse emissioni di carbonio • In transizione e allineata con il percorso di riduzione di 2 gradi del proprio settore • In transizione ma occorre maggiore impegno e ambizione. • In ritardo. Non investiamo nelle aziende in ritardo".

In quali strumenti finanziari investe il fondo?
La Française Carbon Impact 2026 è un fondo obbligazionario. Può investire fino al 100% del suo patrimonio netto in obbligazioni societarie con rating Investment Grade o in titoli classificati High Yield e cioè speculativi (fino al 70%).

Quali sono gli obiettivi di performance e volatilità del fondo? E in che modo misurate l'impatto ambientale e sociale?
"L'obiettivo del fondo, nell'orizzonte temporale di investimento raccomandato di 7 anni dalla data di costituzione del fondo fino al 31/12/2026, è di sovraperformare, dopo le commissioni, le obbligazioni in euro emesse dal governo francese con scadenza nel 2026. Il fondo mira a far sì che la media ponderata delle emissioni di gas a effetto serra del portafoglio per euro investito sia inferiore di almeno il 50% rispetto a quella di un equivalente insieme di investimenti convenzionali. Le emissioni di carbonio in tonnellate di CO2 per ogni euro investito si basano su una ipotesi di emissioni dirette e su una di emissioni indirette in relazione alle dimensioni della società (valore dell'azienda). Questi dati sono ricavati dal database del CDP (Carbon Disclosure Project) e nel caso in cui un'azienda non li fornisca viene utilizzato un modello proprietario per la stima delle emissioni per settore e dimensione aziendale. Queste rilevazioni vengono poi ponderate in base ai pesi del portafoglio".

Dove vedete oggi le principali opportunità d’investimento per la strategia perseguita dal fondo?
"
Crediamo che le aziende con strategie di trasformazione a basse emissioni di carbonio saranno meglio protette dai crescenti rischi climatici e da quelli derivanti dalla non conformità con la normativa. Queste aziende virtuose non solo saranno favorite da investitori consapevoli delle sfide legate al clima, ma saranno meglio posizionate, nei loro modelli di business, per il lungo termine. L'integrazione dei criteri ESG e delle relative performance finanziarie non riguarda solo la protezione dal rischio, ma anche il miglioramento del profilo di credito. Un'azienda che investe strategicamente nel cambiamento climatico gode di flussi di cassa futuri positivi che contribuiranno a rafforzare il suo bilancio e quindi il suo rating creditizio, che, a sua volta, porta una compressione dello spread creditizio e a migliori risultati complessivi".

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