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Fondi retail, prosegue il lento calo dei costi

1/18/2023

Negli ultimi dieci anni i fondi attivi sono rimasti più cari dei fondi passivi e degli ETF, tanto che la loro performance netta in media è stata inferiore. La relazione annuale di ESMA


Prosegue il lento calo dei costi dei fondi Ucits per gli investitori retail, anche se su alcuni prodotti vengono ancora applicate commissioni decisamente elevate. È quanto rileva ESMA, l'Authority europea degli strumenti finanziari e dei mercati, che ha pubblicato la sua quinta relazione annuale sui costi e le performance dei prodotti di investimento retail dell'Unione europea. Nel rapporto l'ESMA esamina il mercato tra il 2012 e il 2021 e rileva che i costi di investimento nei più importanti prodotti finanziari al dettaglio hanno continuato a scendere, anche se a un ritmo molto lento.

 

“Gli investitori si trovano di fronte a un contesto di elevata incertezza economica, inflazione elevata e performance di mercato relativamente basse” ha dichiarato Verena Ross, presidente di ESMA. “In questo contesto, i costi elevati di alcuni prodotti di investimento, in particolare per gli investitori al dettaglio, sollevano preoccupazioni circa i risultati effettivi degli investimenti. Il rapporto di ESMA sui costi e sulle prestazioni dei prodotti di investimento al dettaglio - prosegue - fornisce un'istantanea annuale del mercato. Mentre il costo sostenuto dagli investitori sta lentamente diminuendo rispetto agli anni passati, la disponibilità di prodotti ben progettati e convenienti è un elemento chiave per incoraggiare una maggiore partecipazione dei consumatori nei mercati dei capitali europei".

 

Entrando nel dettaglio delle principali evidenze, il rapporto di ESMA rileva che i costi dei prodotti finanziari sono leggermente diminuiti, ma gli investitori dovrebbero continuare a considerare attentamente le commissioni dei fondi nelle loro decisioni di investimento. Il rapporto, basato su un campione di fondi Ucits con un patrimonio di 10.000 miliardi di euro, di cui i clienti retail detenevano poco meno di 6.000 miliardi di euro nel 2021, rileva che i costi annuali correnti per i fondi Ucits azionari sono diminuiti del 9,1% tra il 2017 e il 2021. Nello stesso periodo, i costi annui dei fondi Ucits obbligazionari e misti sono diminuiti rispettivamente dell'11,7% e del 5,8%, mentre quelli degli ETF sono diminuiti del 14%.

 

I fondi attivi sono rimasti più costosi dei fondi passivi e degli ETF, tanto che la loro performance netta è stata in media inferiore. I costi sono stati superiori per i fondi transfrontalieri rispetto ai fondi nazionali, principalmente a causa delle differenze nei canali di distribuzione.

 

Conti alla mano, gli investitori hanno pagato circa 3.000 euro di costi per un investimento di 10.000 euro nei dieci anni tra il 2012 e il 2021. Ciò ha portato alla fine del periodo a un valore netto finale dell’investimento pari a 18.500 euro. Al di là della performance e dei costi, sta guadagnando sempre più attenzione l'utilità complessiva che gli investitori possono trarre dai prodotti di investimento, ovvero il loro rapporto qualità-prezzo. L'efficienza dei costi, così come la progettazione e la qualità del prodotto, determinano i risultati finali dell'investitore.

 

Un tema tornato prepotentemente alla ribalta è l’inflazione. Dopo oltre un decennio di bassa inflazione, il recente aumento dei livelli dei prezzi ha iniziato a pesare sui rendimenti degli investitori. Oltre alle commissioni medie del fondo di 3.000 euro pagate per un investimento decennale di 10.000 di cui sopra, gli investitori in genere perdono 2.000 euro a causa dell'inflazione, con la conseguenza che il valore netto di tale investimento si riduce a 16.500 euro. Le differenze di inflazione tra gli Stati membri, misurate a livello del domicilio del fondo, si aggiungono alle differenze persistenti ed elevate nei costi dei fondi nell'eurozona.

 

Per quanto riguarda gli investimenti sostenibili, i fondi azionari, obbligazionari e misti ESG hanno sovraperformato in media i loro equivalenti non ESG nel 2021, tuttavia i risultati differiscono a seconda delle classi di attività. Nel 2021, i fondi ESG azionari e misti hanno sovraperformato i loro omologhi non ESG, ma la performance dei fondi obbligazionari ESG è stata inferiore a quella dei fondi obbligazionari non ESG. I fondi ESG sono rimasti più economici rispetto ai loro omologhi non ESG, ad eccezione degli ETF azionari ESG che sono più costosi rispetto agli omologhi non sostenibili.

 

Venendo infine ai prodotti strutturati per il retail, il rapporto di ESMA evidenzia che i costi totali erano in gran parte attribuibili a costi di ingresso, e variavano sostanzialmente in base al paese e al tipo di pay-off. I costi dei prodotti emessi nel 2021 sono aumentati per la maggior parte dei tipi di payoff e degli emittenti rispetto ai prodotti emessi nei tre anni precedenti.

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