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Fondi passivi verso il sorpasso sui fondi attivi

1/25/2023

Secondo ISS Market Intelligence entro il 2027 gli strumenti indicizzati controlleranno più della metà degli asset statunitensi investiti a lungo termine


Entro la fine del 2027 i fondi indicizzati controlleranno più della metà degli asset statunitensi investiti a lungo termine. È la previsione di ISS Market Intelligence, divisione di Institutional Shareholder Services e fornitore leader a livello mondiale di soluzioni di dati, analisi, approfondimenti, media ed eventi per il settore dei servizi finanziari, contenuta nel report “State of the Market: Future of Retail Products” che copre le prospettive 2023-2027 per i fondi a lungo termine negli Stati Uniti.

 

ISS MI prevede che nei prossimi cinque anni la quota dei fondi attivi nel mercato USA scenderà dal 53% al 44%. Questo spostamento favorirà soprattutto gli ETF indicizzati, che dovrebbero registrare 2.000 miliardi di dollari di nuovi flussi di raccolta. In generale, il rimbalzo dei flussi nei fondi azionari dovrebbe lasciare i gestori attivi a bocca asciutta: le prospettive per i fondi azionari attivi sono infatti le più deboli, con una stima di 1.400 miliardi di dollari di riscatti netti nel prossimo quinquennio.

 

In generale il report suggerisce che, dopo il crollo dei mercati registrato nel 2022, gli asset gestiti dai fondi a lungo termine riprenderanno a crescere a tassi storicamente normali nei prossimi cinque anni. ISS MI prevede una crescita media degli AUM del 7,1% annuo nel periodo 2023-2027, con asset di lungo termine che raggiungeranno i 29.800 miliardi di dollari entro il 2027.

 

Con la scarsa performance dei fondi che ha ridotto l'appetito degli investitori da un lato, e l'inflazione che sta erodendo la capacità delle famiglie di risparmiare e investire, il rapporto prevede che la raccolta dei fondi si riprenderà lentamente dal calo del 2022. Tuttavia, quando la crescita organica tornerà al trend storico, ISS MI prevede che i fondi a lungo termine realizzeranno vendite per 2.700 miliardi di dollari fino al 2027, con un tasso di crescita annualizzato del 2,4%.

 

Nel frattempo, il rapporto rileva che, mentre si prevede che i flussi dei fondi azionari statunitensi rimbalzeranno fino a raggiungere i 197 miliardi di dollari previsti per il quinquennio, i fondi obbligazionari continueranno a superare i fondi azionari con una stima di 1,8 trilioni di dollari. Sebbene l'inflazione e l'aumento dei tassi d'interesse possano frenare l'interesse per il reddito fisso nel breve periodo, l'invecchiamento della popolazione dovrebbe sostenere una domanda relativamente elevata di fondi obbligazionari nel lungo periodo. Complessivamente, i fondi obbligazionari imponibili e tax-free dovrebbero assorbire 2.200 miliardi di dollari, pari all'81%, dei flussi totali a lungo termine nei prossimi cinque anni.

 

“Nei prossimi cinque anni i gestori di fondi dovranno affrontare sfide già note, che vanno dalla continua pressione dei passivi all'invecchiamento demografico. Anche nuove preoccupazioni, come l'elevata inflazione, metteranno i gestori alla prova, almeno nel breve periodo", ha dichiarato Christopher Davis, autore principale e responsabile della ricerca sui fondi statunitensi di ISS MI. "Tuttavia, i prossimi cinque anni dovrebbero offrire ai gestori nuovi modi per confezionare il loro capitale intellettuale. I cambiamenti significativi nella composizione delle asset class e dei prodotti del settore offrono l'opportunità di far emergere nuovi vincitori".

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