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Fondi comuni: flussi sostenuti dagli ETF

3/1/2024 | Marcella Persola

I dati di EFAMA sul 2023 evidenziano alcuni trend importanti. Come la debacle dei multi-asset e il record di afflussi dei replicanti


E' tornato a farsi rivedere l'appetito per il rischio. Lo confermano anche i dati di EFAMA che oltre a analizzare gli afflussi e dare una fotografia di quello che è accaduto nell'industria del gestito nell'ultimo mese del 2023, traccia anche alcune ipotesi degli sviluppi che hanno interessato l'industria del risparmio gestito.

Da primis si sottolinea la crescita del patrimonio netto dei fondi d'investimento europei che è aumentato dell'8% e superando nuovamente la soglia dei 20.000 miliardi di euro.

I fondi Ucits distribuiti in Europa hanno registrato vendite nette per 202 miliardi di euro nel 2023, rispetto alle vendite nette negative per 167 miliardi di euro nel 2022. Come a dire che è tornato il sereno, ma grazie soprattutto al mondo dei replicanti. Difatti le vendite nette dei fondi azionari sono tornate in territorio positivo, grazie ai consistenti afflussi netti negli ETF azionari. Dopo i deflussi netti del 2022 per un totale di 67 miliardi di euro, attribuiti alla decelerazione della crescita economica e al significativo inasprimento della politica monetaria, le vendite nette hanno registrato una ripresa nel 2023 per un totale di 8 miliardi di euro, alimentata da una vigorosa impennata dei mercati azionari. Tuttavia, gli investitori hanno preferito gli ETF per gli investimenti nel mercato azionario, con gli ETF azionari che hanno raccolto 101 miliardi di euro di nuovi capitali netti nel 2023, mentre gli ETF non azionari hanno registrato deflussi netti per 94 miliardi di euro.

I fondi obbligazionari hanno registrato una ripresa grazie alla stabilizzazione dei tassi di interesse. Nel 2022, gli OICVM obbligazionari hanno subito deflussi netti per 127 miliardi di euro a causa del forte aumento dei tassi di interesse. Tuttavia, nel 2023, l'apparente arresto dei rialzi dei tassi delle banche centrali e l'anticipazione di potenziali tagli dei tassi nel 2024 hanno portato a un'inversione delle vendite nette, con una conseguente raccolta netta di 137 miliardi di euro. Gli ETF obbligazionari hanno attirato 53 miliardi di euro, mentre gli afflussi di ETF non obbligazionari hanno raggiunto gli 84 miliardi di euro.

Se fin qui abbiamo visto le note positive, ci sono state anche delle note dolenti. E' il caso dei fondi multi-asset che hanno segnato il primo deflusso netto annuale dal 2008. I deflussi netti dagli OICVM multi-asset sono stati pari a 103 miliardi di euro, a fronte di una raccolta netta di 14 miliardi di euro nel 2022. Gli OICVM multi-asset sono stati l'unica tipologia di fondo a lungo termine ad attrarre flussi netti in entrata nel 2022, mentre nel 2023 gli investitori si sono spostati verso gli ETF e i fondi a reddito fisso.

L'altra faccia della medaglia è rappresentata invece dai fondi del mercato monetario (FCM) che hanno avuto un anno eccellente. Tali prodotti hanno attratto 172 miliardi di euro di nuovi capitali netti nel 2023, il secondo valore più alto del decennio, secondo solo all'anno pandemico 2020.

Infine il 2023 è stato un anno da record per gli ETF. La raccolta netta ha raggiunto un nuovo record di 169 miliardi di euro, superando sia gli 86 miliardi di euro del 2022 sia il precedente record di 161 miliardi di euro del 2021. Gli ETF hanno continuato a guadagnare popolarità grazie alle loro caratteristiche di basso costo e flessibilità di trading.

Bernard Delbecque, direttore senior per l'economia e la ricerca dell'associazione nel commentare i risultati del 2023 ha evidenziato: "Nel 2023, l'elevato livello dei tassi di interesse e il graduale inasprimento hanno stimolato una significativa raccolta netta nei fondi del mercato monetario e nei fondi obbligazionari. Contemporaneamente, le vendite nette di fondi azionari a gestione attiva hanno registrato una mancanza di domanda da parte degli investitori, mentre gli ETF hanno assunto un ruolo di primo piano nel guidare le vendite nette nel panorama dei fondi azionari".

Questi i trend del 2023, nel mese di dicembre invece le vendite nette di OICVM hanno registrato una raccolta netta di 40 miliardi di euro, rispetto ai 56 miliardi di euro di novembre. In particolare quelli a lungo termine (OICVM esclusi i fondi del mercato monetario) hanno registrato vendite nette per 9 miliardi di euro, simili ai 9 miliardi di euro di novembre. I fondi azionari hanno registrato una raccolta netta di 3 miliardi di euro, rispetto agli 8 miliardi di euro di novembre, mentre quelli obbligazionari 18 miliardi di euro, in leggero calo rispetto ai 19 miliardi di euro di novembre.

I fondi multi-asset hanno registrato deflussi netti per 9 miliardi di euro, rispetto ai 16 miliardi di euro di novembre, e quelli del mercato monetario OICVM hanno registrato una raccolta netta di 31 miliardi di euro, rispetto ai 48 miliardi di euro di novembre.

Thomas Tilley, economista senior di EFAMA, ha commentato i dati di dicembre 2023: "Le vendite nette di OICVM obbligazionari sono rimaste ad un livello elevato a dicembre, poiché alcuni investitori stavano già anticipando i tagli dei tassi di interesse nel 2024".

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