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Immobiliare Italia, inizia una timida ripresa

3/2/2020 | Redazione Private

Gli economisti di S&P Global Rating prevedono che, nel 2020, i prezzi delle abitazioni nel nostro Paese, saranno leggermente più dinamici, con un incremento dello 0,5% rispetto allo 0,1% dello scorso anno


L'inflazione dei prezzi delle abitazioni rallenterà nella maggior parte dei mercati dell'Europa occidentale nei prossimi tre anni, affermano gli economisti di S&P Global Rating in un rapporto pubblicato oggi: "Ciò è in parte dovuto al fatto che alcuni mercati immobiliari, come la Spagna e l'Irlanda, stanno entrando in una fase più matura del ciclo nella loro ripresa dalle crisi finanziarie globali e del debito sovrano europeo, o si sono già completamente ripresi", ha affermato Boris Glass, S&P Global Valutator economista senior.

"Anche il calo della convenienza e una crescita economica più debole - prosegue Galss - svolgono un ruolo chiave nel rallentare la crescita dei prezzi. Nonostante un rallentamento dell'inflazione dei prezzi delle abitazioni, l'aumento dei prezzi in molti mercati è ancora destinato a superare la crescita dei salari, almeno quest'anno, portando a un ulteriore deterioramento dell'accessibilità economica, in particolare in Germania e nei Paesi Bassi".

"In un contesto di crescita economica generalmente più debole e scarsa pressione inflazionistica, la politica monetaria europea dovrebbe durare più a lungo e potrebbe addirittura allentarsi ulteriormente, in particolare nella zona euro se l'impatto dell'epidemia di coronavirus diventasse più pronunciata", ha affermato Marion Amiot , economista senior delle valutazioni globali di S&P.  "Questo - specifica - dovrebbe mantenere i tassi ipotecari a livelli favorevolmente bassi per i potenziali acquirenti, aiutati da una maggiore concorrenza tra i finanziatori in alcuni mercati, tra cui Regno Unito, Irlanda e Paesi Bassi".

Tra i nove paesi dell'Europa occidentale trattati in questo rapporto, prevediamo che solo tre vedranno accelerare moderatamente i prezzi delle case nei prossimi tre anni: in Irlanda al 2,5% dall'1,0% e nel Regno Unito al 2,5% dall'1,6%. L'aumento dei prezzi nel Regno Unito e in Irlanda nel 2019 è stato frenato da incertezze e rischi legati alla Brexit e alle elezioni generali di dicembre nel Regno Unito. La risoluzione di alcuni di questi rischi dovrebbe ora sostenere una crescita dei prezzi delle case leggermente superiore in entrambi i Paesi.

In Italia, dove i prezzi delle case si sono contratti di anno in anno dal 2009, potrebbe sperimentare l'inizio di una ripresa, seppure timida. Nello specifico, gli analisti prevedono che i prezzi delle abitazioni in Italia saranno leggermente più dinamici quest'anno, con un incremento dello 0,5% rispetto allo 0,1% dello scorso anno e dopo il calo dei prezzi registrato nei due anni precedenti. Un'economia debole si traduce in limitate prospettive di crescita dell'occupazione e del reddito. Elevata accessibilità economica e bassi costi di finanziamento supporteranno la domanda nelle regioni più dinamiche, con un aumento dei prezzi in termini aggregati.

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