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Real estate sostenibile, tre mosse per vincere anche con la crisi

6/12/2020 | Daniele Riosa

Wallut (La Française): “Gli immobili possono rappresentare tanto un problema quanto una soluzione ai temi della società stessa”


“La pandemia del Covid-19 ha cambiato la percezione dei rischi anche in materia di sostenibilità, allargandone il perimetro oltre i tradizionali confini legati al clima e al loro peso sempre crescente. Con un impatto immediato su tutti noi, i rischi per la salute sono diventati uno dei principali temi della sostenibilità”. Come spiega Virginie Wallut, director of real estate research and sustainable investment di La Française real estate managers, questo rinnovato interesse per gli aspetti sociali dell’ESG conferma che anche se non ci è dato di conoscere in dettaglio la resilienza a una crisi, essa dovrebbe e potrebbe essere anticipata”.

 “In quanto asset manager che crede in un approccio d’investimento di lungo termine – argomenta l’esperta - valutiamo con attenzione le possibili conseguenze dei nostri investimenti sulla società del futuro. La nostra responsabilità non è solo gestire investimenti immobiliari, ma anche creare le condizioni per un futuro condiviso, a partire dal contributo che possiamo dare alla transizione energetica resa necessaria dal climate change e da altre sfide. Gli immobili sono l’infrastruttura materiale delle città e rappresentano così una parte essenziale delle società urbane. Questi possono in definitiva rappresentare tanto un problema quanto una soluzione ai temi della società stessa”.

L’economista spiega che “per assicurare che i nostri investimenti Real Estate generino rendimenti che siano ad un tempo soddisfacenti e duraturi, La Française ha stilato una road map in cui i fattori sociali e ambientali sono parte trainante della strategia. Per la nostra divisione immobiliare abbiamo fissato tre grandi obiettivi strategici: 1. Ridurre le emissioni di carbon fossile promuovendo su larga scala l’adozione di energie rinnovabili e limitando il nostro consumo energetico aziendale secondo i nuovi limiti stabiliti dal décret tertiaire (il regolamento sui consumi di energia nell’edilizia per il settore terziario in Francia). 2. Riportare la natura all’interno delle nostre città per mitigare l’impatto negativo che la crescita costante delle attività umane ha sulla biodiversità e sugli ecosistemi – la probabile causa dell’attuale pandemia da Covid-19 e i casi precedenti di malattie zoonotiche. 3. Rendere le città più inclusive adottando il principio del “Living Together”, su cui dovrebbe essere costruita qualsiasi società democratica”.

“La nostra filosofia generale di investimento a La Française non è quella di escludere gli asset con le peggiori caratteristiche ESG, ma piuttosto di lavorare per rendere tali investimenti in grado di gestire la transizione energetica di migliorare le proprie credenziali di sostenibilità. Prendiamo decisioni sulla base della nostra valutazione sulla capacità di un asset di adattarsi e di innovare, sempre aperti a nuovi stili di lavoro”, conclude Wallut.

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