Nel 2019 sono state 148, l’ammontare investito totale è i...

22/01/2021
Real estate, opportunità nel retail e nell’hospitality
di Daniele Riosa
Highlights- Marc Bertrand di Amundi presenta il suo outlook sull’immobiliare per il 2021

“Nel contesto di una crisi senza precedenti causata dal Covid-19, al settembre 2020 i mercati mondiali degli immobili commerciali registravano un calo annuo delle operazioni e la raccolta dei fondi evidenziava una forte contrazione nel terzo trimestre del 2020”. Marc Bertrand ceo di Amundi real estate rileva che “se da un lato alcuni investitori hanno optato per un atteggiamento attendista, dall'altro il costante repricing di alcuni segmenti del mercato potrebbe attirare nuovi impieghi”.
L’esperto crede che “la fuga verso la qualità osservata a partire da marzo continuerà per via dell’attuale incertezza riguardo alla seconda ondata della pandemia. Questo trend dovrebbe favorire i core asset e le proprietà dove i locatari vantano solidi bilanci. Gli investitori continuano a effettuare operazioni con attivi di elevata qualità perché il valore di questi attivi dovrebbe dar prova di miglior tenuta rispetto agli attivi qualitativamente peggiori. Finora il repricing ha interessato gli attivi rischiosi e ci aspettiamo di assistere a una classifica delle valutazioni delle proprietà in base alla loro ubicazione, alla solidità finanziaria dei locatari, alle caratteristiche intrinseche degli attivi, classifica che era scomparso prima della crisi. Ciò vale soprattutto per le proprietà situate nelle periferie e per quelle non dedicate a uno specifico settore commerciale”.
“Crediamo che – continua il manager - gli investitori seguiranno con attenzione i mercati del leasing, soprattutto gli affitti. La crisi si è verificata in un mercato del leasing che godeva di buona salute nel comparto logistica e uffici, con un tasso di sfitto per gli uffici di media inferiore a quello registrato prima della Grande crisi finanziaria. Nonostante l’incremento nel terzo trimestre del 2020, i tassi di sfitto degli uffici rimangono a livelli bassi nelle aree centrali dove si concentrano le attività commerciali nei principali mercati europei, con un impatto limitato sugli affitti. I bassi tassi di interesse dovrebbero supportare la ripresa a partire dai premi a rischio elevato sui rendimenti degli immobili europei ‘prime’, molti dei quali a partire dal settembre 2020 hanno superato la soglia dei 300 pb. Infine, l’impatto della pandemia non è lineare, con alcuni settori immobiliari che hanno risentito più di altri della crisi”.
Bertrand si aspetta che “il settore degli uffici si rifocalizzi sui core asset e che il segmento degli attivi di qualità rimanga relativamente immune dalla crisi. Ci sono molti affitti a lungo termine sul mercato, e molte società sono riuscite ad adeguarsi al distanziamento sociale e stanno operando con una forza lavoro mobile sfruttando la tecnologia. Il lavoro da remoto potrebbe subire un'accelerazione, ma è indubbio che il lavoro in ufficio contribuisce a promuovere la cultura aziendale, il brand e a creare uno spirito di squadra”.
La logistica “ha beneficiato dell’intensa attività dell'e-commerce che ha generato un maggior fabbisogno di magazzini industriali e di strutture per la logistica, anche se è da prevedere che si affermi una strategia di retailing multichannel. Poiché gli investitori vedono il retailing online come un trend a lungo termine, i magazzini per la logistica possono essere costosi. Il boom delle vendite online ha penalizzato soprattutto i negozi che non fanno parte del settore alimentare. Vista l’introduzione di nuovi lockdown in Europa, alcuni negozianti potrebbero avere serie difficoltà a pagare i canoni di affitto”.
“Infine – conclude il gestore di Amundi - il settore degli alberghi potrebbe risentire a lungo degli effetti della crisi, sempre che il suo modello non venga messo in discussione. Nonostante la crisi generata dal Covid-19 abbia colpito pesantemente il settore retail e quello dell’hospitality, questi ultimi potrebbero presentare delle opportunità di investimento sul lungo termine quando avverrà un ribilanciamento dei fondamentali del mercato”.
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