Tempo di lettura: 3min

Cina, il governo scongiura una crisi sistemica del real estate

10/1/2021 | Redazione Advisor

I gestori di T. Rowe Price, nonostante il caso Evergrande, restano positivi sulle opportunità d'investimento a lungo termine nel settore immobiliare ad alto rendimento


“Non crediamo che un default di Evergrande causerà un rischio sistemico nei mercati del credito cinese. Crediamo che ci sarà una deflazione ben gestita della bolla del debito e che è improbabile che l'attuale turbolenza metta alla prova la stabilità finanziaria in Cina”. Sheldon Chan, portfolio manager, Asia credit bond strategy e Anna Zhang, credit analyst, fixed income emerging markets di T. Rowe Price, spiegano che “sebbene sia uno dei più grandi costruttori, Evergrande totalizza una piccola quantità di vendite in un settore frammentato”.

Gli analisti si aspettano che “qualsiasi impatto sul sistema bancario sia gestibile e che il governo si concentri invece sulle ricadute sociali delle unità abitative incompiute, seguite dai fornitori della catena di approvvigionamento immobiliare esposti ai debiti di Evergrande. Le obbligazioni offshore in dollari di Evergrande sono attualmente scambiate a circa 20-30 centesimi di dollaro, ma questo riflette la loro posizione inferiore nei ranking. Riteniamo che i debiti e le passività onshore avranno la priorità in qualsiasi processo di ristrutturazione del debito. Le autorità di regolamentazione se ne stanno occupando da vicino per contribuire a garantire un processo ordinato”.

I gestori ricordano che “i principali indicatori fisici del mercato, come il prezzo medio di vendita, le vendite di terreni e l'avvio di nuove abitazioni, sono recentemente diminuiti, indicando un certo grado di successo della politica. L'ufficio nazionale cinese di statistica ha recentemente commentato che le restrizioni sulla proprietà hanno contenuto una domanda irragionevole, avvertendo allo stesso tempo che i rischi di contagio sul settore immobiliare devono essere monitorati da vicino. Il nostro punto di vista è confermato dalle conversazioni con i team di gestione dei maggiori costruttori immobiliari e con i consulenti del settore, dove generalmente si ritiene che abbiamo visto il picco della stretta politica. Detto questo, non ci aspettiamo alcun allentamento della politica immobiliare nel breve termine”.

Per quanto riguarda il mercato high yield asiatico, gli economisti si aspettano che “continui a diversificare tra i diversi costruttori. Nel 2016-2018, soprattutto i grandi costruttori hanno guadagnato quote di mercato. Quella dei primi 50 costruttori è cresciuta collettivamente dal 36% del 2016 al 51% del 2018, rimanendo poi ampiamente stabile. Poiché i regolatori sono determinati a raggiungere i loro obiettivi politici, gli sviluppatori con una capacità di implementazione e una gestione finanziaria più forte dovrebbero guadagnare quote di mercato, mentre i player più in difficoltà che usciranno dal mercato. Indipendentemente dalla politica monetaria generale della Cina, i finanziamenti disponibili per il settore immobiliare residenziale saranno attentamente controllati”.

“Restiamo positivi - proseguono gli esperti - sulle opportunità d'investimento a lungo termine nel settore immobiliare cinese ad alto rendimento. L'attuazione di politiche mirate a ridurre la leva finanziaria dei costruttori immobiliari dovrebbe portare, in ultima analisi, a un contesto di settore più sano e a bilanci più sostenibili. Le obbligazioni offshore di Evergrande rappresentano il 5% dell'universo high yield asiatico in dollari americani. Un periodo di elevati tassi di insolvenza degli high yield potrebbe portare alla chiusura dell'accesso al mercato in dollari per gli emittenti più deboli: non tutti i costruttori riusciranno a superare facilmente questo periodo di finanziamenti più rigidi. Non escludiamo la possibilità che altre società finiscano sotto stress, con ulteriori insolvenze. Questo potrebbe mantenere alta la volatilità del mercato cinese high yield e presentare punti di ingresso interessanti per aggiungere esposizione al settore”.

“Tuttavia - concludono i manager di T. Rowe Price - non ci aspettiamo che emittenti solidi sul fronte dei fondamentali vadano incontro a un periodo prolungato di stress creditizio, e crediamo che il contagio ai mercati del credito asiatici o globali rimarrà contenuto. Data la natura divergente del settore, un processo d'investimento bottom-up guidato dai fondamentali resta cruciale nel cercare di identificare le idee migliori per generare alpha per i portafogli”.

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?