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7/15/2022 | Redazione Private
“Gli investitori immobiliari statunitensi hanno ampiamente scontato questa serie di aumenti dei tassi d'interesse, per cui il mercato nel complesso dovrebbe essere relativamente poco influenzato dalla decisione della Fed della prossima settimana. Ma questo non significa che la volatilità sia destinata a scomparire”. Come spiega Lee Menifee, managing director di PGIM Real Estate, “il sentiment nel real estate è influenzato dalle preoccupazioni di fondo per una recessione e da fattori di più ampia portata, come la guerra in Ucraina, che sfuggono al controllo della Fed".
“L’interrogativo di fondo - constata l’analista - è se questo ciclo dei tassi d'interesse cambierà le prospettive a lungo termine del settore immobiliare statunitense. Noi ne dubitiamo. Le dinamiche demografiche rimarranno la forza determinante del mercato immobiliare statunitense nei decenni a venire”.
“La popolazione statunitense - conclude Menifee - sta invecchiando e spenderà meno, mentre la crescita della forza lavoro continuerà a rallentare. Si tratta di potenti forze disinflazionistiche che prevarranno anche dopo questo ciclo di mercato”.
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