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6/30/2014
Philippe Ferreira, head of research managed account platform di Lyxor AM, spiega come si stiano consolidando in portafoglio le posizione lunghe sul comparto energetico.
Il 19 giugno i prezzi dei future sul greggio (Brent) hanno superato i 115 dollari al barile, il prezzo più elevato degli ultimi cinque anni. Questo aumento è una conseguenza dell’aggravarsi del conflitto interreligioso in Iraq, dell’interruzione degli approvvigionamenti in Libia e di un’apparente aumento delle riserve strategiche di greggio cinesi avvenuto ad aprile e a maggio.
Questo contesto sta portando al consolidamento in portafoglio di posizioni lunghe sul comparto energetico da parte dei fondi Hedge. Come conseguenza, i gestori CTAs e Global Macro forniscono al momento copertura contro i crescenti rischi geopolitici del Medio Oriente. L’aumento delle tensioni tra Sciiti e Sunniti rischia di travolgere i Paesi limitrofi come Siria e Iran, per non parlare dell’Arabia Saudita, e di provocare un aumento esponenziale del prezzo del petrolio.
Con riferimento alle recenti performance dei fondi Hedge, i fondi Merger Arbitrage guidano il gruppo registrando i migliori risultati della settimana e del mese. L’aumento dell’attività di M&A sta portando ad un allargamento degli spread, con effetti positivi sui rendimenti.
Questa settimana l’indice aggregato Lyxor è debolmente negativo (-0.3%) a causa delle deludenti performance dei risky assets. Di conseguenza, le strategie L/S equity hanno sottoperformato rispetto alle altre. I gestori merger arbitrage invece, hanno dimostrato di essere piuttosto resistenti in relazione alla recente debolezza dei mercati azionari globali. La strategia sta di nuovo dimostrando la sua capacità di navigare in acque agitate e generare alpha in ogni circostanza.
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