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Pictet, il settore dell'agricoltura è un terreno fertile per gli investimenti?

5/12/2011 | Redazione Advisor

Il team di Pictet Agriculture, guidato da Gertjan Van Der Geer, senior investment manager, attraverso un'analisi storica e generale del settore agricolo, propone spunti di riflessione su possibili strategie d'investimento nel settore agricolo.


Il team di Pictet Agriculture, guidato da Gertjan Van Der Geer, senior investment manager, attraverso un'analisi storica e generale del settore, propone spunti di riflessione su possibili strategie d'investimento nel settore agricolo.

 

Nell'ultimo periodo abbiamo assistito ad un'impennata dei prezzi delle materie prime, in special modo dei beni alimentari; i massimi storici raggiunti lo scorso febbraio dai prezzi alimentari globali, possono essere stati dei catalizzatori per la rivoluzione tunisina?

La risposta è sì. L'esigenza di avere il cibo a prezzi ragionevoli è sempre stata una problematica di importanza vitale infatti in paesi come la Tunisia e l'Egitto l'incapacità dei governi di placare il rialzo dei prezzi ha innescato una rivolta popolare.

É da sottolineare che in paesi in cui i prezzi alimentari rappresentano fino al 50% del costo della vita, anche un leggero aumento dei prezzi può influenzare i comportamenti della popolazione.

 

Le recenti impennate dei prezzi a chi devono essere imputate?

La spiegazione va ricercata in fattori a breve termine come la siccità della scorsa estate in Russia che ha portato le autorità al blocco delle esportazioni di cereali, il maltempo in Canada e Australia che ha rovinato i raccolti e le alluvioni in Cina che hanno compromesso la produzione di riso.

Nel breve periodo, i prezzi dipendono principalmente da perturbazioni dell’offerta. Ma i problemi creati dai fenomeni demografici a lungo termine creano molti più allarmi.

Secondo la FAO, la produzione alimentare mondiale dovrebbe aumentare del 70% entro il 2050 al fine di potere soddisfare la domanda della popolazione mondiale, che secondo le previsioni nel frattempo crescerà di oltre il 30%.

 

Considerando questi numeri, quale può essere la soluzione migliore?

Una buona killer application potrebbe essere l'attuazione di una seconda rivoluzione verde; la prima, che avvenne tra la fine degli '60 e degli anni '70, ha consentito una triplicazione dell'offerta alimentare mondiale per mezzo di incroci delle sementi, miglioramento dei fertilizzanti e un implementazione della meccanizzazione.

 

Oggi, per la prima volta dalla prima rivoluzione verde, il tasso di crescita dei rendimenti dei raccolti è sceso al di sotto di quello della crescita della popolazione, da cosa è dovuto questo rallentemento?

Il recente rapporto speciale «Feeding the world» della rivista The Economist, attribuisce questo rallentamento a una diminuzione dell’utilizzo mondiale di fertilizzanti e di altri input produttivi. Un altro aspetto potrebbe essere la preferenza di alcuni agricoltori per la qualità, come ad esempio migliori caratteristiche nutrizionali dei raccolti, a scapito della quantità.

 

Questa criticità può aprire nuove strade agli investimenti?

Diverse strade si aprono agli investitori che vogliono partecipare all’incremento della produttività agricola. Finanziando le aziende che operano in vari rami dell’agricoltura si può contribuire alla trasformazione delle nostre vite su scala mondiale, oltre che delle nostre abitudini nutrizionali. Gli investimenti nell’industrializzazione degli input agricoli, ad esempio, hanno contribuito a raddoppiare la produzione di cereali in Asia tra il 1970 e il 1995, salvando il subcontinente indiano da una carestia di massa, mentre la popolazione cresceva da 670 milioni a 1180 milioni.

 

Ci sono delle aree più sensibili su cui focalizzare i propri investimenti?

Le aree di investimenti maggiormente sensibili sono tre ed hanno lo scopo di incrementare la produttività delle aziende agricole.

La prima area comprende l'ottimizzazione degli input produttivi agricoli che si traduce in macchinari più efficienti, sementi innovative, prodotti antiparassitari e ulteriori sviluppi nel campo dei fertilizzanti efficienti in termini di costi nelle tre principali categorie (azoto, fosfato e potassio). Queste mosse consentiranno di ridurre i costi della produzione, di aumentare i rendimenti agricoli e di fare scendere i prezzi alimentari.

La seconda area riguarda l’espansione di tecniche di gestione agricole avanzate in modo da ottenere economie di scala, aumentare la produzione alimentare e ridurre in modo sensibile gli scarti eliminando innanzitutto la frammentazione che è una caratteristica tipica del mercato agricolo.

La terza area si focalizza sul perfezionamento del collegamento tra produttori e consumatori.Diverse aziende attive nella distribuzione, nella logistica, nell’origination, nell’immagazzinamento e nel trasporto efficienti rappresentano valide opportunità d’investimento. In particolare, le prospettive di crescita sono favorevoli per le aziende di trasformazione di prodotti agricoli (inclusa l’eliminazione delle tossine) e quelle coinvolte nella conservazione e nella consistenza dei cibi. 

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