Nel 2021 l'asset allocation dei family office è rimasta stabile nonché invariata rispetto al 2019 ma in futuro sono attesi cambiamenti. Come ha rilevato l'Ubs Global Family Office Report 2022, circa un terzo (32%) dei portafogli è stato allocato alle azioni, circa un settimo (15%) al reddito fisso e il 12% al settore immobiliare.

La liquidità era al 10% e gli hedge fund al 4%, con il 2% nel private debt e l'oro e le materie prime entrambi all'1%. Il private equity ha registrato un costante aumento da un'allocazione del 16% nel 2019 al 21% nel 2021, riferisce Teleborsa. Quasi tre quarti (74%) di coloro che potrebbero aumentare i propri investimenti di private equity in tre o cinque anni si aspettano che il private equity superi i public markets in futuro.

Tuttavia, oltre la metà (52%) di loro sta anche investendo per ampliare le proprie opportunità, accedendo a tipologie di investimento non disponibili sui public markets. La ricerca ha chiamato in causa 221 singoli family office, che nel complesso gestiscono un patrimonio di 493 miliardi di dollari e hanno un patrimonio medio in gestione di 2,2 miliardi di dollari. Per quanto riguarda le preoccupazioni emergono tre timori: l'aumento dell'inflazione (25%), la geopolitica globale (21%) e le valutazioni (20%). Ognuno di questi è più sentito in base alla zona del mondo dove il family office si trova.