Tempo di lettura: 2min

Cipolletta: “Private equity fondamentale per sostenere le imprese”

1/31/2023 | Redazione Private

Il consiglio direttivo AIFI si è riunito e ha discusso i risultati di una survey condotta dall’associazione, per raccogliere le aspettative sull’andamento dell’attività di M&A per il 2023


Il Consiglio Direttivo AIFI si è riunito e ha discusso i risultati di una survey condotta dall’associazione, per raccogliere le aspettative sull’andamento dell’attività di M&A per il 2023. Il mercato dell’M&A in Italia, secondo i dati pubblicati da KPMG, ha dimostrato una buona capacità di reagire ad un quadro economico e geopolitico sicuramente complicato.

Sono state realizzate, infatti, 1.184 operazioni per un controvalore di circa 80 miliardi di euro. 421 transazioni sono state completate da investitori esteri, +15% rispetto al 2021 per un ammontare di 29 miliardi di euro, +67% rispetto ai 17 miliardi del 2021. I fondi di private equity hanno concluso 131 operazioni per un controvalore di oltre 19 miliardi di euro.

“Questo, conferma il ruolo da protagonista che ha il private equity come partner affidabile a supporto delle imprese”, afferma Innocenzo Cipolletta, presidente AIFI. I dati del Pem private equity monitor, osservatorio della Liuc Business School, mostrano l’anno appena conclusosi, come da record: 441 operazioni di private equity, più di una al giorno. Gli operatori alternativi facilitano anche importanti strategie di crescita per acquisizioni, e dai dati di un recente studio Pem, emerge che il 47% delle operazioni di private equity mappate si configura come interventi di aggregazione d’impresa che promuovono e velocizzano il consolidamento aziendale.

AIFI ha chiesto, attraverso una survey agli advisor di M&A associati, quali fossero le loro previsioni sul mercato delle operazioni straordinarie in questo 2023. Secondo i dati raccolti, il mercato resterà stabile, con i settori industriale, dell’energia e dell’healthcare particolarmente acquisitivi. Crescerà il comparto dell’M&A dedicato alle attività cross border inbound mentre resterà stabile l’attività delle imprese domestiche in acquisizioni di aziende oltralpe. Il livello dei multipli, secondo il 73% degli intervistati, subirà una correzione al ribasso.

Gli add on continueranno ad essere una strategia di creazione di valore, nonostante il costo del financing potrà rendere il mercato molto più selettivo. È possibile che le dinamiche economiche italiane ed europee portino a tempi più lunghi nei processi di exit. Sempre centrale, infine, l’attenzione verso le tematiche di sostenibilità e la centralità dell’analisi dei rischi non finanziari anche nei processi di M&A.

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?