Tempo di lettura: 1min
11/28/2011 | Massimo Morici
La Francia e la Germania, da sempre favorevoli alla tassazione delle transazioni finanziarie (TTF),ora hanno un nuovo alleato: il britannico David Harding (nella foto), numero uno di Winton Capital, società di gestione di fondi hedge con un patrimonio di 26 miliardi di dollari. Che stamani in un'intervista al Financial Times si è detto favorevole a una piccola tassa che verrebbe applicata a tutte le transazioni sui mercati finanziari.
Apriti cielo: Harding, con la sua ultima uscita, si colloca così sul lato opposto della linea sostenuta dai Conservatori, partito di cui risulta da sempre uno dei maggiori finanziatori e che si oppongono all'introduzione della Tobin Tax. Tassa che invece i francesi ritengono un "obbligo morale": "La finanza deve pagare per uscire dalla crisi che ha provocato", ha ricordato proprio oggi il ministro francese per gli affari europei Kean Leonetti in un'intervista pubblicata da La Stampa.
Harding oggi dice che è sbagliata la tendenza di Londra a vedere qualsiasi iniziativa di Bruxelles come un complotto contro il Regno Unito. E che la tassazione impatterà le banche e le borse, ma non l'industria hedge. Tra l'altro i suoi fondi quest'anno hanno chiuso con un +5% contro una perdita media del 3,3% dell'industria, stando ai dati dell'Hedge Fund Research. Per cui la questione non lo tocca.
Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione
Abbonati a prezzi speciali. La rivista sul tuo desk in ufficio
Scopri le categorie