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Dopo le obbligazioni green è la volta dei social e sustainability bond

9/27/2018

Nuove emissioni per questi strumenti nel 2017 che hanno raggiunto i 112 miliardi di euro, in crescita rispetto ai 73 miliardi del 2016, qualcosa però sta cambiando


Il mercato delle obbligazioni verdi è stato protagonista di una grande espansione, con nuove emissioni nel 2017 che hanno raggiunto i 112 miliardi di euro, in crescita rispetto ai 73 miliardi del 2016, grazie al miglioramento delle linee guida e delle classificazioni, al forte sostegno politico e al forte aumento della domanda da parte degli investitori.

Bram Bos, lead portfolio manager green bonds di NN Investment Partners afferma che l'Accordo di Parigi sul clima ha contribuito positivamente con un maggior numero di paesi e società partecipanti e con notevoli emissioni da paesi come Francia, Cina e Stati Uniti. Sebbene questi prodotti siano ancora in gran parte denominati in euro, vi è stata una certa diversificazione valutaria per attirare maggiori investimenti esteri; oggi il 61% delle emissioni del Bloomberg Barclays MSCI Global Green Bond Index è basato sull'euro.

 

Le obbligazioni verdi presentano inoltre uno range di rating piuttosto vario, che va dall'investment grade (69%) al non-investment grade (5%). I bond AAA costituiscono il 21% del totale. Tuttavia, più di un quarto di tutte le obbligazioni verdi non ha un rating. In termini di emittenti, finora essi sono principalmente legati agli stati. I governi di diversi paesi hanno l'obiettivo di promuovere gli investimenti in progetti ESG e quindi di finanziarli emettendo obbligazioni di questo tipo. In definitiva, gli enti governativi hanno rappresentato più di 150 miliardi di euro di tutte le emissioni, la maggior parte delle quali sono green bond.

 

Secondo l'analisi di Bos la finanza rappresenta il secondo settore in ordine di grandezza che partecipa al mercato dei green, social e sustainability bond, emettendo il 32% delle obbligazioni verdi e il 19% delle obbligazioni sociali e di sostenibilità. L'attesa è quella che il mercato dei green bond subisca una trasformazione dal punto di vista settoriale. E conclude: "A differenza dei green bond, quelli social e sustainability sono poco differenziati in termini di paesi, settori, valute e rating del credito, e avranno bisogno di più tempo per colmare questo divario. Con la maturazione del mercato, riteniamo che le obbligazioni sociali e di sostenibilità saranno guidate dagli enti governativi, che più probabilmente potrebbero finanziare iniziative di prosperità sociale rispetto alle imprese".

 

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