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1/20/2021 | Redazione Advisor
Nuova linfa per i PIR. E’ infatti in arrivo un nuovo sconto fiscale nel tentativo di rilanciare un prodotto in difficoltà. Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è possibile consultare la bozza per avere chiarimenti sulle novità apportate alla disciplina fiscale dei PIR dal decreto legge 124 del 2019, dal decreto Rilancio e da ultimo dalla legge di bilancio 2021.
In sostanza, chi sottoscriverà un Pir alternativo nel 2021 (tra il 1° gennaio e il 31 dicembre) otterrà un credito di imposta sulle eventuali perdite subite, da suddividere in 10 rate annuali e da compensare nella dichiarazione dei redditi. L’agevolazione scatta però soltanto a certe condizioni, cioè se l’investitore mantiene il Pir alternativo nel portafoglio per almeno 5 anni, senza prima rivenderlo. In più, la legge stabilisce che lo stesso credito fiscale non potrà mai superare il 20% della somma versata dall’investitore nello stesso Pir.
Inoltre, come si legge su Il Sole 24 Ore, si è fatta chiarezza sulla possibilità dei Pir di investire in quote di Srl. A questo proposito, l'Agenzia, in sostanza, precisa che: • nei Pir tradizionali, gli investimenti in quote di Srl possono essere considerati qualificati se si tratta di piccole e medie imprese le cui quote siano offerte al pubblico; non solo attraverso le piattaforme di crowfunding, ma anche in ogni altro modo previsto dalla norma. In questo senso viene meglio esplicitato l'interpello 96 del 2019 che rispondeva ad un quesito limitato al caso di quote offerte mediante piattaforme; • nei Pir alternativi, invece, gli investimenti in quote di Srl possono essere considerati "qualificati" in ogni caso; quindi, anche se le quote non sono oggetto di offerta al pubblico.
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