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M&A Italia, forte rimbalzo nel primo semestre

9/24/2021 | Redazione Private

Nell'ultimo trimestre sono stati registrati 209 deal, che rappresentano, in termini di volume, il trimestre più robusto registrato da Mergermarket


M&A Italia col vento in poppa. Secondo un nuovo report esclusivo dello studio legale Gatti Pavesi Bianchi Ludovici (GPBL) redatto in collaborazione con Mergermarket e Unquote, nel primo semestre del 2021 si è registrata una forte performance nel mercato italiano delle fusioni e acquisizioni, con il ritorno alla ribalta del dealmaking. Nella prima metà del 2021 l'attività di dealmaking in Italia ha continuato a crescere facendo leva sullo slancio già registrato alla fine dello scorso anno.

Dopo un periodo di volatilità dell’M&A nel mercato italiano, il Q4 2020 ha chiuso l'anno con un numero record di deal. Nell'ultimo trimestre sono stati registrati 209 deal, che rappresentano - in termini di volume - il trimestre più robusto registrato da Mergermarket. Questa intensa attività di dealmaking non ha mostrato alcun segno di rallentamento nel 2021: la prima metà dell'anno ha visto 334 transazioni, con un aumento del 49% rispetto al primo semestre 2020. Non solo è aumentato il numero di deal, ma anche il valore delle operazioni è salito alle stelle: l'attività di M&A in Italia ha raggiunto i 48,8 miliardi di euro nel primo semestre 2021, il più alto valore di deal registrato in Italia dal primo semestre 2007. Guardando al futuro, ci si aspetta che questa attività di dealmaking perduri.

"Non è un segreto che il Paese abbia affrontato considerevoli sfide economiche, con un alto debito pubblico e una crescita lenta durante la pandemia. Ma adesso sta capitalizzando questo momento decisivo per accelerare attraverso una riforma strutturale necessaria sebbene ritardata. Ciò dovrebbe preparare il Paese per il futuro e favorire livelli più elevati di M&A nel lungo termine" spiega Franco Barucci, equity partner di Gatti Pavesi Bianchi Ludovici.

Il rimbalzo dell'attività registrato nei primi sei mesi dell'anno riflette la più ampia ripresa dell'M&A che sta avvenendo in tutta Europa. Tuttavia, l'Italia sembra ora particolarmente forte. "La ripresa del valore dei deal è stata molto più robusta in Italia rispetto ai paesi vicini" dichiara Stefano Valerio, Managing Partner di Gatti Pavesi Bianchi Ludovici. "L’ UE e il Regno Unito hanno visto il valore dei deal aumentare del 118% su base annua a 454 miliardi di dollari nel primo semestre 2021, mentre il valore dell'M&A italiano è aumentato del 202% nello stesso periodo".

Altri risultati chiave del rapporto includono:

• Gli investimenti del private equity hanno contribuito a stimolare il balzo nel valore delle transazioni in Italia. L’incremento nel valore dei deal nel primo semestre è stato in parte dovuto a un rinnovato interesse nei confronti della regione da parte degli investitori di private equity. Il valore del PE è aumentato del 508% rispetto all'anno precedente, con 28,4 miliardi di euro di operazioni.
• TMT e servizi finanziari dominano il valore. I servizi finanziari hanno rappresentato il 21% del valore totale di M&A nel periodo 2020-H1 2021, rispetto a una quota di appena il 10% nel 2018- 2019. Il segmento TMT si è mantenuto stabile nello stesso periodo con il 22% delle transazioni per valore.
• Il settore industriale e chimico rimane l’apripista per volume. Nel settore rientra il 28% di tutti i deal italiani. Tuttavia, la quota di valore delle transazioni del settore è crollata al 7% dal 22% nel 2018-2019, poiché vengono favorite transazioni più piccole.

 

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