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PIR outlook, raccolta in netta crescita nel 2022

1/13/2022 | Daniele Riosa

Luigi De Bellis (Ufficio Studi Equita): “Riteniamo che gli incentivi fiscali portati dai Piani Individuali di Risparmio alternativi continuano ad essere una formidabile opportunità di investimento”


“La raccolta netta dei fondi PIR ha registrato un’inversione di tendenza dal 2Q21, con afflussi netti nel 3Q21 e un trend positivo anche in ottobre e novembre. In prospettiva, Luigi De Bellis, co-responsabile Ufficio Studi Equita, mantiene “un outlook positivo sulla raccolta per i prossimi mesi, dato il recente trend e la nostra visione costruttiva sul mercato italiano (ancora tra i più attraenti in termini di valutazione e tra i principali beneficiari dei fondi del Recovery Fund EU)”.  

“Sui PIR tradizionali (3.0) - prevede l’esperto - stimiamo una raccolta netta FY22E di circa +1bn (da +313mn del 2021E), mentre per i PIR alternativi, in fase di lancio, di circa +2/+3bn all’anno dal 2022E in avanti (per raggiungere 10-15bn di AUM in 5 anni)”. “La Legge di Bilancio 2022 - precisa l’analista - ha fornito alcune interessanti novità per i PIR e le PMI italiane, aumentando la soglia di investimento annuale per i PIR tradizionali, introducendo la possibilità di detenere più di un PIR, estendendo il credito d’imposta per le minusvalenze realizzate sui PIR alternativi e gli incentivi per le IPO delle PMI (pur ridimensionando i benefici). Riteniamo che gli incentivi fiscali (esenzione fiscale in certe condizioni) portati dai PIR Alternativi continuano ad essere una formidabile opportunità di investimento per i risparmiatori e di raccolta di capitale per la crescita delle PMI domestiche”.

Una notizia positiva per De Bellis è “anche la proroga degli incentivi per le IPO che hanno rappresentato un sostegno importante negli ultimi anni per la raccolta di capitali e quotazioni di PMI italiane su Euronext Growth Milan (ex AIM) nonostante un plafond ridotto rispetto al passato. Inoltre, sulla base di una circolare dell`Agenzia delle Entrate, il PIR alternativo adesso può essere anche cointestato, cioè può avere più di un titolare, e questo potrebbe aumentare ulteriormente l`universo degli investimenti. Inoltre, la nostra interpretazione è che un soggetto investitore potrebbe esaurire l`intero plafond a sua disposizione (1.5mn di euro) investendo tutto l`ammontare in una volta sola (upfront), in un prodotto PIR alternativo compliant chiuso non riservato (ad esempio in un ELTIF)”.

“Quindi - conclude De Bellis - l’Agenzia delle Entrate riconosce la possibilità che si possa investire tutto il proprio plafond anche superando il limite annuale (300k di euro) purché però nei limiti del cap previsto su 5 anni. Anche quest`ultimo punto dovrebbe facilitare e aumentare le possibilità che possa essere effettivamente utilizzato l’intero ammontare disponibile (1.5mn di euro)”.

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