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Azimut Libera Impresa acquista una storica struttura a Roma

7/14/2023 | Redazione Private

L'investimento complessivo, fatto attraverso il fondo IPC, è pari a circa 20 milioni, da destinare ad uso esclusivo dell’Accademia Costume & Moda


Il Fondo Infrastrutture per la Crescita - ESG (Fondo IPC) di Azimut Libera Impresa SGR, piattaforma italiana del Gruppo Azimut dedicata agli investimenti in economia reale, ha acquisito la struttura che ospitava gli ex Magazzini allo Statuto a Roma, per un investimento complessivo pari a circa 20 milioni di euro, da destinare ad uso esclusivo dell’Accademia Costume & Moda (ACM) che aprirà la sua seconda sede nella capitale.

Il complesso, che si sviluppa su sei piani fuori terra ed un piano interrato per un totale di 6.700 metri quadrati, sarà oggetto di una profonda riqualificazione da parte del Fondo IPC secondo un progetto condiviso con ACM per la valorizzazione e digitalizzazione dell’edificio con importanti ricadute positive anche sull’intero quartiere dell’Esquilino e di Piazza Vittorio. I lavori sono già in corso e l’inaugurazione è prevista per ottobre 2024.

Il progetto architettonico, ispirato al DNA di ACM, e curato da Studio Kami Architecture & Engineering, prevede spazi fluidi, con aule completamente digitalizzate, per mettere al centro la socializzazione degli studenti: così la nuova sede potrà ospitare gli studenti nei suoi 1100 mq di aule interamente informatizzate; 1000 mq di laboratori di Accessori, di Costume, di Alta Moda, di Fotografia e Styling, e nei nuovi spazi dedicati alla biblioteca e alla tessuteca; 250mq di terrazze e il rooftop che potranno essere utilizzate dalla community come spazi ricreativi, di condivisione e di apprendimento. Anche nel design, l’obiettivo della ristrutturazione dell’edificio è quello di valorizzare il passato, cercando di rimanere fedeli ai dettagli della sua costruzione, apportando l’innovazione propria dei nostri anni. La parte Umbertina (piano terra ed interrato) risalente a fine 800, infatti, verrà restaurata mantenendo lo stile originale del periodo di costruzione, prediligendo materiali e design di quell’ epoca storica.

L’operazione soddisfa i requisiti di sostenibilità che ispirano tutta l’attività del Fondo IPC, dedicato agli investimenti nel settore delle infrastrutture sociali con uno specifico approccio ESG e finalizzato al perseguimento di risultati finanziari a favore degli investitori e a determinare ricadute sociali positive sulla collettività.

Il Fondo IPC ha raccolto finora sottoscrizioni per più di 630 milioni di euro da parte di 22 investitori istituzionali, quali Fondi Pensione, Casse Previdenziali, Assicurazioni e Fondazioni e ha già avviato 24 investimenti per un valore complessivo di circa 740 milioni di euro, in infrastrutture che costituiscono l’ossatura necessaria per il buon funzionamento e sviluppo di una società civile, cruciali non solo a livello economico, ma anche per la produttività e il benessere della comunità, in diversi settori: education e formazione accademica; senior housing; centri diagnostici, laboratori di analisi e strutture riabilitative; data center; hub di innovazione; mobilità elettrica e digitalizzazione del Paese; infrastrutture per la transizione ecologica e ambientale.

Andrea Cornetti, Amministratore delegato RE e Infrastrutture di Azimut Libera Impresa SGR, spiega: "Siamo entusiasti di aver dato vita a questa nuova iniziativa, acquisendo una struttura storica di Roma caduta in disuso da ormai molto tempo per riqualificarla e destinarla a un polo formativo e didattico d'eccellenza riconosciuto a livello internazionale. Un’operazione attraverso la quale permetteremo ai nostri investitori di partecipare a un settore, quello della young economy e dell’educazione, fondamentale per lo sviluppo del nostro Paese e a un progetto che avrà anche una serie di interventi di rivitalizzazione socio-economica di un noto quartiere di Roma. Tutto questo mantenendo saldo l’approccio ESG del Fondo IPC che si avvale di advisor scientifici e di un comitato tecnico per valutare gli investimenti, assegnare gli obiettivi di impatto da raggiungere e monitorare, nel tempo, i risultati raggiunti".

"Siamo molto emozionati e lo siamo per tante ragioni diverse. Intanto perché si tratta di MAS, gli ex Magazzini allo Statuto e c’è una responsabilità oggettiva nel preservare un luogo che è parte integrante del tessuto culturale, creativo, popolare di Roma. L’Accademia che in 60 anni di vita ha avuto altrettanto impatto, con questa operazione vuole continuare il racconto di un territorio così rilevante per autenticità, quale è l’Esquilino: storia, cultura, artigianato, internazionalità, economia, bellezza, verità e rispetto, sono alcuni degli elementi parte del nostro DNA. L’obiettivo è valorizzare e condividere. Se dovessi sintetizzare in tre righe cosa è l’Accademia, lo farei descrivendola come un insieme di competenze, esperienze, conoscenze che circondano i ragazzi, aiutandoli a riflettere, ad ascoltare e fare proprio; uno spazio sicuro dove vivere e crescere, liberare e liberarsi, fidarsi ed affidarsi, provare ed osare, preparare e prepararsi, conoscersi e soprattutto riconoscersi. Il tutto a Roma, per Roma e con Roma, dall’Esquilino verso l’Italia ed il mondo", spiega il Presidente A. Lupo Lanzara.  

In particolare, aggiunge il CEO, Furio Francini, "Siamo grati per l’opportunità di avere una nuova sede unica nel suo genere e dalla storicità così forte per la popolazione romana e non solo. La nostra presenza a Roma, da quasi 60 anni, esprime il duplice obiettivo di essere contemporaneamente una scuola dalla prospettiva globale, che compete nel mercato internazionale, ma anche vicina al territorio e a sviluppare le condizioni per intercettare flussi importanti di studenti internazionali e soddisfare le aspettative di quelli italiani. Un nuovo spazio capace di ospitare a regime fino a 700 studenti e di innescare una ricaduta virtuosa sul territorio, creando un’interazione fra le comunità preesistenti (residenti, commercianti, amministrazioni e aziende) e la community dell’Accademia. L’intento di questa operazione non è solo la crescita della nostra realtà, ma coinvolgere e condividere la nostra storia in una zona che da sempre rappresenta un incontro di culture ed espressioni creative". 

Lo studio legale Legance ha assistito il Fondo IPC nell’acquisizione, mentre lo studio DDARCH ha svolto l’analisi tecnica e redigerà la progettazione afferente alla riqualificazione insieme allo Studio Kami per la parte di progettazione definitiva e di interior design.

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