Il Covid frena la crescita della previdenza complementare

Le posizioni in essere, a dicembre 2020, sono il 2,6% in più rispetto alla fine del 2019. Per la Covip l'aumento è "inferiore rispetto ai periodi precedenti all'emergere dalla pandemia”
10/02/2021 | Redazione Advisor

Il Covid-19 frena ma non ferma la crescita della previdenza complementare. E' quanto emerge dal report 'La previdenza complementare-principali dati statistici-dicembre 2020' diffuso dalla Covip, Commissione di vigilanza sui fondi pensione.

Al termine del 2020, le posizioni in essere presso le forme pensionistiche complementari sono 9,353 milioni, in aumento di 236mila unità rispetto alla fine del 2019 (+2,6%). Come spiega la stessa Covip la crescita è "inferiore rispetto ai periodi precedenti all'emergere dalla crisi epidemiologica. A tale numero di posizioni, che include anche quelle di coloro che aderiscono a più forme, corrisponde un totale degli iscritti che può essere stimato in 8,480 milioni di individui".

A fine dicembre 2020, le risorse destinate alle prestazioni sono pari a circa 196 miliardi, 11 miliardi in più rispetto a fine 2019. Il patrimonio dei fondi negoziali risulta pari a 60,4 miliardi (+7,5%). Per i fondi aperti si attesta a 25,4 miliardi e a 39,2 miliardi per i Pip 'nuovi' aumentando, rispettivamente, dell'11,1 e del 10,4 per cento.

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