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Come dare una "mano" alla ripartenza

5/5/2020 | Redazione Advisor

Luciano Liccardo spiega nel dettaglio ad AdvisorOnline la sua proposta che vede i consulenti finanziari aiutare concretamente chi è in difficoltà.


“Una mano per ripartire” è la proposta di iniziativa lanciata da Luciano Liccardo, ancora in fase di studio di fattibilità, attraverso cui i consulenti finanziari, mettendo a disposizione qualche ora aggiuntiva della propria attività, potrebbero lanciare a favore della vasta categoria di connazionali, che non sono loro clienti e che sono vittime delle più pesanti conseguenze economiche del coronavirus. Da quali considerazioni ha origine la proposta e come potrebbe concretizzarsi l'iniziativa? Ne abbiamo parlato direttamente con Liccardo.

 

Da quali considerazioni ha origine la proposta ?

Diverse fonti stanno confermando che un vasto strato di popolazione, terminata la fase acuta del contagio sanitario, è alle prese con una virulenza diversa ma strettamente connessa, quella cioè di una crisi economica individuale e familiare mai sperimentata con la stessa estensione dagli attuali abitanti del pianeta. In Italia la gran parte di coloro che si trovano già in condizioni di forte difficoltà economica è presumibile abbiano necessità di un servizio di consulenza che li aiuti ad orientarsi per riprendere la stessa o diversa attività lavorativa. La categoria dei consulenti finanziari è in grado di supportare nell’immediato questo tipo di necessità.

 

Perché i consulenti finanziari sono idonei a prestare questo servizio ?

La professione di consulente finanziario è relativamente giovane. In Italia la fase pionieristica si può far risalire alla prima operazione di vendita di quote di fondi comuni autorizzata oltre 50 anni fa. Da allora l’attività si è trasformata in modo radicale, acquisendo competenze via via crescenti e divenendo una professione a tutti gli effetti, in grado di aiutare milioni di famiglie a pianificare il proprio futuro finanziario e a raggiungere obiettivi importanti per l’ottenimento di un livello di benessere che contribuisce all’innalzamento del tenore di vita del nostro Paese, e non solo. In questo senso la professione ha una valenza sociale che non si è ancora manifestata in tutto il suo potenziale.

 

Quali problematiche potrebbero aiutare a risolvere i consulenti finanziari ?

Le casistiche che quotidianamente i consulenti finanziari si trovano ad affrontare con la propria clientela sono molteplici e riflettono le esigenze sempre più complesse degli individui e dei nuclei famigliari. Vanno da quella più tradizionale, l’accumulazione di capitale per consentire l’acquisto di una casa, gli studi dei figli o l’avvio di un’attività nel tempo, all’indebitamento finalizzato alla realizzazione degli stessi o più vasti obiettivi, alla protezione da rischi di natura personale o professionale, alla costituzione di piani previdenziali, a problematiche di tipo successorio, e ad altre ancora. Proprio questa eterogeneità e versatilità, che identificano oggi l’attività di consulenza finanziaria come un vero e proprio hub di competenze, rappresentano la (pacifica) arma in più che può essere messa a disposizione di chi sta per affrontare un passaggio alle volte anche drammatico della propria vita, trovandosi a dover fronteggiare una situazione di ristrettezze che mai prima avrebbe immaginato.

 

Come si caratterizzerebbe in concreto il servizio di consulenza “Una mano per ripartire” ?

Le persone bisognose di consulenza – e non attualmente assistite da consulenti finanziari - dovrebbero rivolgersi al servizio direttamente o indirizzate da conoscenti o amici, tramite un numero verde dedicato e supportato da un call center, con indirizzo mail collegato. La chiamata, dopo un momento di verifica dei requisiti, nel rispetto della privacy, verrebbe inoltrata al territorio di appartenenza del chiamante, dove troverebbe ad accoglierlo dall’altra parte del filo un professionista del risparmio obbligatoriamente iscritto all’Albo OCF. Questi dovrebbe assicurare, con apposita dichiarazione, l’assoluta gratuità e volontarietà della sua opera (part-time), presentandosi con il solo nome (ma essendo identificabile tramite codice) ed avendo preliminarmente dichiarato di non utilizzare il servizio per fini personali.

 

In dettaglio, quali situazioni si potrebbero presentare e come potrebbero essere risolte in un tempo ristretto e al telefono ?

Due casi tipici potrebbero essere quelli di un capofamiglia dipendente o di un piccolo imprenditore dei settori più colpiti dalla crisi, unici percettori di reddito: entrambi si trovano dall’oggi al domani senza entrate e/o senza liquidità. L’intervento del consulente finanziario potrebbe – attraverso un rapido check-up finanziario sul budget personale e sulle eventuali disponibilità degli interessati – individuare le aree di intervento, suggerendo le possibili vie d’uscita. Un servizio di assistenza che richiede al contempo doti psicologiche e conoscenze interdisciplinari che oggi fanno parte del patrimonio professionale dei consulenti finanziari.

 

Per sintetizzare, con che immagine si può rappresentare l’iniziativa “Una mano per ripartire”?

Il paragone più efficace è quello con il servizio di pronto intervento: se svolto con tempestività e competenza è un aiuto concreto da parte dei consulenti finanziari per chi si trova in stato di necessità dopo un evento avverso. Dare una mano, appunto. Con vigore, attenzione ed empatia. Per ripartire insieme.

 

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