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Consulenza fee only, gli oneri che ricadono sui clienti

3/6/2023 | Redazione Advisor

La parcella media annua passa dallo 0,36% per i patrimoni di oltre 5 milioni di euro all'1,34% applicato a chi ha un portafoglio inferiore ai 50 mila euro


Come i consulenti indipendenti regolano i conti con i propri clienti? L'idea che ne emerge, si legge su Plus24, è che effettivamente per le fasce più basse si renderebbe difficile la consulenza personalizzata, anche se le risposte mostrano una realtà più sfumata rispetto a quanto avviene appunto sotto la soglia dei 100 mila euro.

Per quanto riguarda il patrimonio per il quale i consulenti indipendenti interpellati ritengono di poter offrire il proprio servizio, tutti si rivolgono a chi dispone di oltre 200 mila euro. La percentuale scende al 73% per la fascia da 100 a 200 mila euro e si ridimensiona più decisamente per quelle sotto i 100 mila. Nelle tre fasce individuate sotto questo limite, le percentuali di quelli che offrono il servizio si riduce in modo sensibile. Tra i dati che influenzano la parcella viene indicata in primis l'entità del patrimonio e la sua complessità, le ore da dedicare, la quantità di incontri in presenza e da remoto (telefonate e call) necessari per offrire un servizio di qualità ai clienti.

Le remunerazioni

Innanzitutto c'è da dire che il dato di riferimento è il fatto che si parli di parcella per il servizio di asset allocation. Perché se ci sono servizi ulteriori come valutazione patrimoniale, immobiliare e così via, secondo alcuni occorre fare una valutazione a parte da remunerare separatamente, mentre secondo altri anche questo tipo di servizio è contenuto nella parcella omnicomprensiva. La parcella media annua passa dallo 0,36% per i patrimoni di oltre 5 milioni di euro all'1,34% applicato a chi ha un portafoglio inferiore ai 50 mila euro. In ogni caso il valore massimo previsto dai consulenti interpellati da Plus24 non supera il 2,5%. Peri clienti con patrimoni più limitati, alcuni consulenti prevedono una tariffa orarla che varia da no o a 150 euro più Iva. Una parcella su base oraria che è prevista anche quando i clienti contattano il professionista per consulenze spot o per esigenze specifiche.

Rispetto ai consulenti finanziari che lavorano per un gruppo bancario, i consulenti indipendenti sono remunerati solo con la parcella del cliente (fee only) e quindi viene scongiurato il potenziale conflitto di interessi. Anche i consulenti delle reti bancarie, negli ultimi, anni hanno iniziato ad abbracciare modelli remunerativi "a parcella", in questo caso però sono stati sviluppati approcci (fee on top, fee and commission, fee offset) che non prevedono il requisito dell'indipendenza, perché consentono di percepire una parcella e continuare a percepire commissioni di retrocessione per il collocamento dei prodotti finanziari messi a disposizione dalla propria banca.

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