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Consob: paletti più rigidi per la distribuzione allo sportello

5/9/2016

Prospetti troppo complessi: la Commissione avvia una consultazione su tre raccomandazioni volte a informazioni più chiare e una maggiore trasparenza


L’entrata in vigore del bail-in ha spinto la Consob a ripensare i tradizionali strumenti posti a presidio e a tutela del risparmio. Su tutti, il prospetto informativo, mentre la distribuzione tramite le filiali di banca va ulteriormente migliorata sotto l'aspetto della trasparenza delle operazioni per conto dei clienti retail. Il prospetto, in particolare, “rimane un documento troppo lungo e complesso per poter essere letto e pienamente compreso dal risparmiatore". Lo ha sottolineato il presidente della Consob, Giuseppe Vegas (nella foto), nel consueto discorso al mercato finanziario annunciando l'avvio di una consultazione su due raccomandazioni volte a “informazioni più chiare” e a una maggiore “trasparenza” e su una terza raccomandazione in tema di distribuzione degli strumenti finanziari attraverso piattaforme, che anticipano, in parte, alcune misure previste dalle nuove regole europee.

Vegas, in particolare, ha evidenziato i punti di debolezza dell’attuale prospetto, “immaginato dal legislatore comunitario come un contenitore che raccogliesse tutte le informazioni sul prodotto e sul soggetto che lo ha emesso”, ma che si è dimostrato poco idoneo "a fornire una risposta efficace al bisogno di conoscenza" anche perché "un eccesso di informazione equivale quasi sempre ad una carenza di informazioni". Ecco perché la Consob per definire i contenuti delle "avvertenze per l’investitore" raccomanda "linee guida" con "informazioni più chiare, sintetiche ed esaustive sui principali fattori di rischio".

Per quanto riguarda i "principi guida" relativi alle informazioni chiave da fornire ai clienti al dettaglio, l’invito della Commissione è di standardizzarle avvalendosi di "apposite schede prodotto". Vegas, in merito, ha ricordato che il recente regolamento europeo relativo ai Priips (entrerà in vigore il 1° gennaio 2017) prevede che accanto al prospetto informativo tradizionale si affianchi il Key Information Document (KID) di tre pagine.

La terza raccomandazione, posta in consultazione, riguarda il processo di distribuzione degli strumenti finanziari (comprese le obbligazioni subordinate) "attraverso la quotazione diretta su mercati regolamentati o su sistemi multilaterali di negoziazione, anziché attraverso il tradizionale collocamento presso gli sportelli". Non solo. Vegas ha menzionato un paio di misure europee che andranno a rafforzare ulteriormente gli strumenti a tutela dei risparmiatori: è il caso della MiFID II (slittata al 3 gennaio 2018) che introdurrà la disciplina della product governance, cui si accompagnano i poteri di product intervention che “consentiranno alle autorità nazionali di vietare agli intermediari la vendita di categorie di prodotti o l’utilizzo di pratiche che potrebbero costituire un rischio per gli investitori”.

Quanto ai prospetti dei bond subordinati delle banche poste in risoluzione (Banca Marche, Banca Etruria, Carife e Carichieti), Vegas ha detto che sono "stati redatti nel rispetto delle regole di trasparenza previste dalle norme sul prospetto informativo" e che le quattro banche "hanno dato massima evidenza a tutti i fattori di rischio connessi alla complessità degli strumenti e alla situazione in cui versavano le banche", specificando anche il rischio di "perdere l'intero capitale investito".

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