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3/1/2024 | Daniele Barzaghi
Sono 36 le case di gestione consorziate di Assogestioni che hanno ufficializzato i dati di raccolta a gennaio. Alle 9 sgr che abitualmente non dichiarano si sono infatti unite AXA IM e Franklin Templeton.
Tra chi pubblica afflussi e deflussi, hanno ottenuto raccolta mensile positiva 18 asset manager, ma come sempre partiamo da chi ha visto contrarsi il proprio patrimonio.
Prosegue la serie negativa del gruppo Intesa che per nel mese di gennaio – dopo già un quarto trimestre costantemente in rosso – accumula deflussi per 2,7 miliardi, seguita da Poste Italiane (-1,4 miliardi).
Contrazione marcate anche per Anima (-927 milioni) e Amundi (-516), leggermente più contenute per Morgan Stanley (-460), UBS (-267; per la prima volta accorpa nel dato Credit Suisse), Schroders (-143), State Street Global Advisors (-142) e M&G Investments (-125).
Sotto la soglia psicologica dei 100 milioni, i gruppi Credito Emiliano (-93), Finanziaria Internazionale (-69), Ersel (-58), AcomeA (-24), Kairos Partners (-17), il gruppo Banca Ifigest (-8), Banca Finnat Euramerica (-4,5), il gruppo Ceresio Italia (-1,3) e Orefici (-300.000).
Tra i soggetti che invece hanno ottenuto raccolta positiva a gennaio vi sono il gruppo BancoBpm (+200.000), Agora (+900.000), Consultinvest (+1,5 milioni), Euregio Plus (+5,8, dopo un bimestre in perdita), Banca Profilo (+7, dopo un trimestre costantemente negativo), il gruppo Montepaschi (+30), Allianz (+47), Bnp Paribas (+52, dopo un quarto trimestre pesantemente in rosso), Iccrea (+87), Bper (+87) e Sella (+98).
Sopra i 100 milioni di euro di raccolta nei 31 giorni figurano sette operatori: Cassa Centrale Banca e Mediobanca (entrambi a +149), la debuttante in Assogestioni FinecoBank (+162, portando il patrimonio a 19,1 miliardi) e Arca (+182).
Il podio di gennaio, infine, è stato raggiunto dal gruppo Mediolanum (+207 milioni), Deutsche Bank (+327) e, come era successo a dicembre a Poste, è questa volta Generali (in foto l'a.d. del gruppo, Philippe Donnet) a fare il vuoto dietro di sé, con un pesante +2,6 miliardi di euro di raccolta mensile.
Il risultato del gruppo, come segnalato da una nota ufficiale del Leone, è dovuto però principalmente alla riallocazione di portafogli assicurativi ora gestiti da Generali Asset Management per conto del gruppo.
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