“Con i tassi a questi livelli, per generare valore nel reddito fisso è necessario riuscire a catturare opportunità sia a breve sia a lungo termine in tutte le categorie e le nicchie degli strumenti a reddito fisso”, sostiene Paul Read, gestore del fondo Invesco Global Total Return (EUR) bond fund, “e una delle chiavi per farlo consiste nel mantenere un elevato livello di liquidità del portafoglio, per poter effettuare scelte di allocazione tattica con estrema flessibilità”.

 

Il fondo Invesco Global Total Return (EUR) bond fund è un fondo obbligazionario a ritorno assoluto con una performance a 12 mesi superiore al 7% grazie a una gestione dinamica della liquidità e ad alcuni temi trainanti, come i bond investment grade e le banche: “Circa la metà della performance alla fine di agosto 2014 derivava dall’esposizione in titoli di Stato e corporate bond investment grade, tra cui Novartis e Microsoft, con la restante metà del rendimento generata dalle plusvalenze realizzate sui titoli finanziari subordinati, convertibili ed altri strumenti di credito come i bond ibridi e gli high yield”, spiega Giuliano D’Acunti, head of sales di Invesco in Italia. “Inoltre la liquidità è stata impiegata nei credit spread, prendendo posizione in alcune nuove emissioni di additional Tier 1 (AT1: i bond ibridi) di Lloyds, HSBC,  Deutsche Bank e Santander, che pagavano cedole tra il 6% e il 7%, oltre a titoli industriali e energy, come Volkswagen 4.625% e Enel 8,75%, che ha visto salire il prezzo fino al 117% del valore nominale”.

 

“Rispetto a solo pochi anni fa, lo scenario del reddito fisso è cambiato completamente dal punto di vista dei rendimenti”, aggiunge D’Acunti, “e oggi i fondi total return sono certamente quelli capaci di rispondere meglio alla domanda di reddito in un comparto da cui si aspetta comunque una bassa esposizione al rischio: per questo, l’altro elemento chiave cui prestare attenzione è un rigoroso controllo della volatilità”.